venerdì 30 agosto 2013

Recensione: “L’Ospite” di Stephenie Meyer

Rieccoci a parlare della nostra cara(?) Stephenie. Ho letto e recensito la serie di “Elogio allo stalking” quest’estate sotto l’ombrellone (l’ho letta lì, l’ho recensita a casa) e complice una nuova gita al mare preceduta da alcuni libri presi in prestito nella biblioteca comunale, ho letto anche “Elogio alla violenza sulla propria compagna” della stessa autrice che ha fatto incursione in una sorta di fantascienza post-apocalittica... Oops... forse ho sbagliato titolo, il romanzo si chiama in realtà “L’Ospite”, mentre la serie precedente era “Twilight”.

Prima impressione
L’occhio sulla copertina mi ha ricordato, e veramente di brutto, gli occhi di mia madre. Questo, però, non credo che abbia importanza per voi.
Avevo sentito dire che “L’Ospite” era scritto meglio di “Twilight” e che era più avvincente e ho voluto accertarmene. D’altronde, se si vuole parlare di qualcosa, è opportuno essere informati in proposito.

La trama
ATTENZIONE! Con grande gioia di Dany The Writer ho deciso di raccontare in maniera integrale il romanzo, perché merita... nel senso che merita un bel commento ironico e pungente. ;-)

Siamo in un futuro non ben precisato in cui gli umani sono quasi estinti e la Terra è stata colonizzata da alieni provenienti da un pianeta lontano: larve lunghe tre centimetri che vengono impiantate all’interno di altri organismi viventi, in questo caso umani, e ne divengono la mente pensante.
La protagonista, Viandante (in lingua originale Wanderer) poi ribattezzata Wanda, è una larva impiantata nel corpo di una ventenne di nome Melanie, un’umana che, per non essere catturata dagli alieni, ha tentato il suicidio ma ha fallito il proprio tentativo. Viandante diviene un’insegnante di storia del pianeta delle larve e tutto andrebbe per il meglio se non fosse che in questo caso non potrebbe essere scritto un romanzo in proposito. Quindi Viandante inizia ad avvertire Melanie dentro di lei, questa le parla e sembra avercela con lei (d’altronde nemmeno io sarei soddisfatta se una larva di tre centimetri nel mio corpo prendesse decisioni al posto mio), facendole vedere i propri ricordi. E infatti i ricordi di Melanie sommergono Viandante, che ben presto apprende che:
- Melanie ha un fratello più piccolo che si chiama Jamie al quale è molto legata;
- Melanie ha un ragazzo che si chiama Jared, con il quale avrebbe voluto avere rapporti sessuali ma lui non ha voluto perché non sono sposati, anche se l’istituzione del matrimonio non esiste più (dejà-vu di Edward e Bella?);
- Melanie ha numerosi altri parenti senza un particolare ruolo, perché per lei contano solo Jared e Jamie.
Viandante decide di sfuggire al controllo della sua Cercatrice, che si è accorta che Melanie è ancora dentro di lei e vorrebbe che lasciasse il corpo, e si mette alla ricerca di Jared e Jamie nel deserto. Proprio quando sta per dargliela su appare un anziano armato di fucile... e qui, dopo decine e decine di pagine, inizia la vera storia.
Jeb, questo è il nome dell’allegro nonnetto, sequestra Viandante/Melanie e la conduce nelle grotte nelle quali vive insieme a una comunità di una trentina di persone e sostiene che nelle grotte comanda lui perché... non si sa bene perché. Di queste persone più o meno cinque o sei hanno un ruolo, tutte le altre sono di contorno, un po’ come i millemila vampiri di “Breaking Dawn”. Tra quelli che hanno un ruolo segnalo i seguenti...

JEB è uno zio(?) di Melanie, non si separa mai dal suo fucile e le attività a cui si dedica nel corso del romanzo sono:
- sbraitare contro tutti, tranne contro Viandante/Melanie e Jamie;
- minacciare chiunque di sparargli;
- ripetere una frase fatta che suona come “questa è casa mia (ma non era una grotta?!) e qui comando io”;
- scomparire nel nulla nella seconda parte del romanzo tranne che per qualche comparsa.
JARED è il fidanzato di Melanie, che vuole uccidere Viandante perché occupa abusivamente il corpo di Melanie (anzi, il corpo di Jared, perché il corpo di Melanie, secondo la sua ottica, non appartiene a Melanie, ma a lui). Le attività alle quali si dedica sono:
- picchiare Viandante/Melanie;
- fare rifornimento di cibo;
- pretendere che Viandante stia con lui perché vive nel corpo di Melanie e Jared ritiene che il corpo di Melanie sia una sua proprietà;
- essere visto come un santo da Melanie.
JAMIE è il fratello adolescente di Melanie ed è un personaggio infantile che si ritiene maturo (dejà-vu: questo somiglia vagamente a Jacob). Il suo ruolo è quello di:
- adorare Melanie;
- adorare Viandante;
- ferirsi accidentalmente con un coltello e rischiare di morire.
IAN è un collaboratore di Jeb che, in occasione di uno dei suoi primi incontri con Viandante, tenta di strangolarla. Il suo ruolo consiste in:
- tentare di uccidere Viandante e poi innamorarsene;
- essere difeso da Viandante, che ritiene normale che lui abbia tentato di strangolarla;
- avere scatti d’ira improvvisi nel corso dei quali picchia chiunque abbia intorno, non si sa bene perché;
- nel capitolo successivo fare comunella con quelli che ha picchiato tre pagine prima;
- sostenere che, dato che la mente di Viandante controlla il corpo di Melanie, il corpo di Melanie non appartiene a Jared ma a lui;
- essere adorato da chiunque perché... non c’è un perché.
KYLE è il fratello di Ian, descritto come quasi identico a lui, tranne che mentre Ian è un tipo puccioso(?) con una voce dolce, Kyle parla con tono arrogante. Il suo ruolo è quello di:
- sbraitare;
- tentare di uccidere Viandante e rischiare di morire nel frattempo;
- essere salvato da Viandante;
- farsi minacciare col fucile da chiunque;
- farsi picchiare da chiunque;
- rischiare di farsi catturare dagli alieni ogni volta in cui mette il naso fuori dalle grotte;
- ripensare alla sua compagna catturata dagli alieni, nel corpo della quale è probabilmente stata impiantata una larva;
- avrebbe anche lo scopo di farsi odiare dai lettori, o almeno credo che la Meyer l’abbia concepito così, ma nel mio caso mi ha fatto l’effetto opposto.
Altre comparse degne di menzione sono:
- DOC, il medico, che viviseziona corpi nei quali sono impiantati alieni;
- WALTER, un malato terminale che ha ormai perso la lucidità e crede che Viandante sia la sua defunta moglie, per poi morire a sua volta;
- MAGGIE e SHARON, madre e figlia, due cugine di Melanie che detestano Viandante anche quando tutti gli altri prendono ad adorarla;
- WES, il cui unico ruolo è quello di essere ucciso dalla Cercatrice di Viandante;
- la Cercatrice, che ha il ruolo appunto di cercare Viandante e di uccidere Wes, nonostante gli alieni abbiano un’indole non violenta per natura.

Inizialmente Viandante viene tenuta prigioniera, ma poi Jeb e Jamie iniziano a sospettare che ci sia Melanie ancora dentro di lei e decidono che non può morire, ma che non può nemmeno andarsene dove le pare, perché deve rimanere con loro... non si sa bene perché. Dopo poche settimane, però, Viandante, che viene denominata Wanda perché ritengono tutti che il nome da aliena sia un nome assurdo, viene integrata nella vita della comunità, che può essere descritta nella maniera seguente:
- per circa trecento pagine, tutti non pensano ad altro che a coltivare ortaggi, a lavare indumenti e a cucinare;
- in queste circa trecento pagine, più o meno un capitolo sì e un capitolo no Jeb minaccia di sparare a qualcuno;
- passate le trecento pagine di cui sopra, tutti si dimenticano di coltivare l’orto e iniziano a organizzare partite di calcio per un centinaio di pagine;
- nella parte successiva finalmente permettono a Wanda di uscire dalle grotte per partecipare alle “missioni” nel corso delle quali si procurano cibo e medicinali;
- per tutta la durata del romanzo a intervalli regolari di circa dieci pagine qualcuno (generalmente Ian o Jared) prende a pugni qualcun altro (generalmente Kyle).

In tutto questo c’è anche da occuparsi della vita sentimentale di Viandante. Difatti, a causa dell’influenza di Melanie, in un primo momento Viandante inizia a provare attrazione nei confronti di Jared, dato che Melanie non fa altro che pensare a quanto Jared sia l’uomo della sua vita.
Le due conversano anche tra di loro, con il pensiero, in proposito, su ciò che le spinge verso di lui. Il dialogo è più o meno il seguente:

MELANIE: “Sai, un tempo Jared non mi picchiava ogni volta in cui mi vedeva e si comportava gentilmente con me...”
WANDA: “Ma se ti avesse picchiata anche una volta, l’avresti amato lo stesso?”
MELANIE: “Non lo so, ma credo di sì, perché io appartengo a lui.”

Successivamente Wanda, che sostiene di non concepire la violenza, si innamora nientemeno che di Ian, che in occasione del loro secondo incontro aveva tentato di ucciderla strangolandola e aveva desistito, se non ricordo male, perché qualcuno gli aveva puntato un fucile addosso. Da quel punto in poi si apre una diatriba che coinvolge tutta la comunità, per decidere se il corpo di Melanie sia una proprietà di Ian o di Jared. Qualora risultasse una proprietà di Ian, il corpo verrebbe lasciato a Wanda, qualora invece risultasse una proprietà di Jared, Wanda si farebbe uccidere tramite vivisezione e il corpo resterebbe a Melanie. Tutto ciò comporta che Wanda riveli il proprio segreto: in realtà le larve possono essere estratte anche senza ucciderle e infatti, dopo una vera e propria carneficina di larve, finalmente propone un accordo, ovvero quello di ibernarle e di spedirle su un altro pianeta perché possano vivere una nuova vita impiantate su qualche altro essere.
Infatti è la sorte che subisce la Cercatrice dopo avere ucciso Wes: viene sedata, le viene estratta la larva e si scopre che l’umana proprietaria del corpo era ancora dentro di lei! A quel punto tutti iniziano a rapire alieni impiantati per separare i corpi dalle larve che hanno al loro interno e, sorpresa! Kyle decide di andare a riprendersi la sua fidanzata, ora occupata da un’aliena venendo pesantemente criticato da tutti per questa ragione. Infatti chiunque altro rapisce alieni/umani e va bene, lo fa Kyle e immancabilmente inizia a non andare più bene. Non c’è che dire, questo romanzo è molto politically correct.

Nel finale Wanda decide che vuole sacrificarsi per il bene di Melanie, della quale è diventata molto amica, e che vuole morire. Chiede quindi l’aiuto di Doc senza comunicare a Ian le proprie intenzioni. Quando Ian scopre le intenzioni di Wanda ha uno dei suoi soliti scatti d’ira dove picchia chiunque senza una ragione ben precisa, e finalmente di nascosto da lui Wanda va a farsi operare... ma Doc non mantiene gli accordi e, invece di uccidere la larva-Wanda, la iberna per poi impiantarla in un corpo la cui umana non dà più alcun segno di vita così come non dava più segni di vita la fidanzata di Kyle (nella quale viene di nuovo impiantata l’aliena Sole, che di Kyle si è innamorata, ricambiata - anche se Kyle aspetta che la sua vera fidanzata torni a farsi viva, non si sa se per un menage a troix o perché voglia davvero far espiantare di nuovo Sole).
Wanda è quindi ora nel corpo di una ragazzina e le sue principali preoccupazioni sono due:
- i capelli biondo tiziano non sono altrettanto fighi quanto quelli neri di Melanie;
- la ragazzina è meno atletica e in quel nuovo corpo riuscirebbe al massimo a fare due chilometri di corsa e poi dovrebbe fermarsi... WHAT THE FUCK?! Tu fai due chilometri di corsa e hai il coraggio di dire che sei poco atletica?!
Ian naturalmente la ama comunque, anche se adesso è una ragazzina, e la situazione si risolve: ora il corpo di Melanie appartiene a Jared e il nuovo corpo di Wanda appartiene a Ian, senza che nessuna donna si permetta di poter insinuare di non essere di proprietà assoluta di un uomo.

Nell’epilogo Jared, Ian, Wanda e Jamie escono in “missione” e incontrano un altro gruppo di umani che hanno con loro un alieno impiantato. Quest’ultimo nell’ultimo paragrafo stringe la mano a Wanda e scambia con lei un paio di battute sul fatto che la Terra sia il mondo più strano che abbiano avuto modo di vedere.
Visto che nei romanzi di questo genere a chiunque basta scambiare due parole con una persona del sesso opposto per innamorarsene, ho il timore che nel seguito che uscirà a breve(?) la Meyer abbia deciso di fare innamorare questo tizio di Wanda.

Valutazione finale: 2,5/5
Il romanzo è più coinvolgente ed emozionante della serie di “Twilight”, ci sono molte meno saghe mentali ed è scritto in modo migliore, ma non posso fare a meno di riscontrare che:
- proprio come “Twilight” sembrava propaganda a favore dello stalking, “L’Ospite” sembra propaganda a favore della violenza domestica, che evidentemente secondo la Meyer deve essere accettata dalle donne, in quanto avviene per il loro bene;
- seppure Wanda non sia una vera e propria Mary Sue, Melanie indubbiamente lo è, ma fortunatamente è meno presente di quanto si potrebbe pensare;
- la Meyer ancora una volta vuole influenzare i lettori, facendo percepire certi personaggi come buoni e certi personaggi come cattivi, è questo il caso di Kyle che, seppure non si comporti in modo tanto diverso dagli altri (come gli altri tenta di uccidere Wanda solo che, a differenza loro, impiega più tempo per ravvedersi nei suoi confronti) viene visto come un personaggio totalmente negativo;
- le millemila risse e minacce con armi da fuoco che si susseguono nel corso del romanzo rendono i personaggi coinvolti piuttosto grotteschi e ridicoli;
- non da ultimo, deve uscire un seguito di quello che è un romanzo autoconclusivo...e la sensazione che serva solo per allungare il brodo è predominante.

giovedì 29 agosto 2013

RECENSIONE: “Storia di Famiglia” di Dani Shapiro

Scritto nel 2004, “Storia di Famiglia” è un romanzo drammatico che mi accingo a recensire, dedicando finalmente un po’ di spazio a qualche lettura più impegnata rispetto alle ultime di cui ho parlato.

Copertina
Mi ha colpita abbastanza, quando l’ho visto in biblioteca, e ho deciso, dopo avere letto la quarta di copertina, di prenderlo in prestito.
Dopo la lettura mi ritrovo a osservare quanto sia poco azzeccata.

Trama e struttura
Rachel ha quarant’anni, un marito che se n’è andato di casa, un figlio di due anni e una figlia adolescente rinchiusa in una sorta di riformatorio.
È proprio a causa di Kate, la figlia maggiore, che la figlia si è sgretolata: dopo la sua “ribellione” all’età di quattordici anni, le cose hanno iniziato a crollare, una dopo l’altra. Dopo avere causato un incidente al fratellino e avere inventato di avere subito abusi sessuali dal padre, tutto va a rotoli, al punto tale che la soluzione migliore, per la famiglia, è l’internamento.
Il romanzo si svolge su due piani temporali: il presente, in cui Rachel e suo marito Ned devono affrontare una situazione che hanno lungamente deciso di ignorare, e il passato in cui Rachel ripercorre i fatti che li hanno condotti a quel punto.

Personaggi
I personaggi, in particolare Rachel e Ned, sono abbastanza caratterizzati, ma temo che l’autrice non sia riuscita - almeno con me non c’è riuscita - nell'intento di descriverli come due bravi genitori che hanno dovuto affrontare numerose sfortune a causa della “crudeltà” della loro figlia e che riusciranno a risolvere i loro problemi nel momento in cui si renderanno conto della “redenzione” di Kate.
Innanzi tutto secondo il parere dei medici della clinica-riformatorio, Kate soffre di schizofrenia. I genitori, invece, pensavano che i suoi sbalzi d’umore fossero dovuti all’età e soltanto all’ultimo l’hanno portata da uno psichiatra: per loro Kate è una riBBBBelle da rimproverare, non una malata da far curare.
Poi Kate ha causato un incidente al fratellino: mentre scendeva le scale tenendolo in braccio, è inciampata e lui è caduto battendo la testa, cosa che gli ha provocato un lieve ritardo (nulla di irreparabile: il bambino non parla fino a due anni, ma nell’ultimo capitolo inizia a parlare). Per loro, la colpa è di Kate e in realtà la odiano per quello che ha fatto. Loro, invece, che hanno lasciato una quattordicenne schizofrenica e una nonna che soffre di disturbo bipolare ad assistere un neonato, per andarsene a cena fuori con gli amici, sono immuni da responsabilità.
A quel punto la cosa migliore da fare è far internare Kate in una clinica che non consente ai ragazzi di ricevere visite dai genitori. A quel punto il fatto che, quando la lasciano lì, Kate inizi a insultarli, viene visto come un ennesimo atto di riBBBBellione e non al fatto che forse la figlia si sente completamente abbandonata a sé stessa.
La cosa peggiore di Rachel e Ned, però, a mio parere, è che non hanno evoluzione dall’inizio alla fine: alla fine tornano insieme e perdonano Kate... non perché capiscono che la figlia è malata e che loro, in quanto genitori, avrebbero dovuto lasciare il bambino con una baby-sitter, se proprio volevano uscire a cena lasciando il bambino a casa... no, lo fanno solo perché il figlio minore inizia a parlare e si dimostra sano.

Valutazione finale: 3/5
È stata una lettura piacevole e scorrevole, in certi momenti emozionante, ma personalmente non sono riuscita a ritrovarmi molto nella protagonista, dal cui punto di vista era narrata la storia, in prima persona, e credo che il non ritrovarmi per niente in lei abbia influenzato in negativo la mia valutazione.

martedì 27 agosto 2013

Recensione: “L’angelo custode” di Monia Iori

Il dovere di una lettrice finisce nella recensione... ed eccomi pronta per la recensione, ancora una volta dispiaciuta di non poter riservare un’opinione migliore rispetto a quella che ho di un romanzo italiano scritto da un’autrice italiana che tra l’altro, ho scoperto, ha circa la mia età. Mi piacerebbe dare una valutazione positiva a questo romanzo, ma...

Prima impressione
L’idea di una scrittrice italiana e della mia età mi aveva entusiasmata abbastanza. Ho deciso, avrei letto questo romanzo. La copertina non diceva granché, ma non si giudica un romanzo dalla copertina. Così ho iniziato a leggere... e ho provato un senso di dejà-vu.

La trama
Nadia è una ragazza sola e malinconica che, per puro caso, conosce Steve mentre sta per comprare un regalo di compleanno per il proprio cugino. In realtà l’ha già visto altre volte, ma non ha mai avuto modo di parlare con lui.
Inizialmente non lo sopporta, ma poi finisce di innamorarsi di lui e inizia a vederlo come una sorta di angelo custode. La loro relazione è complicata da [ATTENZIONE: SPOILER!] una profezia secondo la quale proprio loro due e il loro legame dovranno salvare il mondo dalla distruzione. Ma, per salvarlo, uno dei due dovrà morire e non potranno stare insieme.

Sento puzza di dejà-vu
Ho letto l’intera serie di “Twilight” poco più di un mese fa. Questo romanzo, secondo il mio spiccato parere, avrebbe potuto chiamarsi “Twilight atto secondo: il ritorno della vendetta - revisione in chiave apocalittica e non vampiresca della serie della Meyer”.
Sto esagerando? Forse, ma lascio che siate voi a giudicare se certe analogie derivano dalla mia immaginazione oppure no.

1) Bella è un’amante dei classici e detesta, a priori, tutto ciò che piace agli altri - Nadia è un’amante dei romanzi classici e detesta, a priori, tutto ciò che piace agli altri;
2) Bella detesta tutto ciò che piace agli altri al punto tale che, se i nuovi compagni di scuola hanno gusti diversi dai suoi, li evita - Nadia detesta tutto ciò che piace agli altri al punto tale che, se gli amici hanno gusti diversi dai suoi, chiude i rapporti con loro;
3) Bella è impacciata nei movimenti e cade a ogni passo, negli sport è una frana, ma da bambina praticava danza classica - Nadia è impacciata nei movimenti al punto tale che non ha mai imparato ad andare in bicicletta perché cade, negli sport è una frana, ma in passato praticava danza classica;
4) Edward inizialmente è scorbutico nei confronti di Bella e lei lo odia per questo nonostante sia un perfetto sconosciuto, ma poi prende a trattarla gentilmente - Steve inizialmente è scorbutico nei confronti di Nadia e lei lo odia per questo nonostante sia poco più di uno sconosciuto, ma poi prende a trattarla gentilmente;
5) Edward si comporta da stalker nei confronti di Bella, seguendola di nascosto anche prima che stiano insieme, e quando lei lo scopre lo interpreta come un gesto d’amore - Steve si comporta da stalker nei confronti di Nadia, seguendola di nascosto anche prima che stiano insieme, e quando lei lo scopre lo interpreta come un gesto d’amore;
6) Edward impedisce a Bella di uscire di casa da sola perché potrebbe accaderle qualcosa e lei non batte ciglio come se fosse una cosa normale - Steve impedisce a Nadia di uscire di casa da sola perché potrebbe accaderle qualcosa e lei non batte ciglio come se fosse una cosa normale;
7) Bella ritiene i lavori di casa un’esclusiva femminile - Nadia dice testualmente: “non mi piace che un maschio lavi i piatti”, nonostante Steve si sia offerto volontariamente di farlo;
8) Bella si lamenta del proprio aspetto specie in confronto a quello di Edward che vede come perfetto, ma non fa nulla per migliorarlo - Nadia si lamenta del proprio aspetto, specie in confronto a quello di Steve che vede come perfetto;
9) Bella compie 18 anni e ha una crisi perché sta invecchiando - Nadia ha 19 anni e si sente troppo vecchia;
10) Bella fa sogni nei quali le viene rivelata la vera natura di Edward e di Jacob - Nadia fa sogni premonitori nei quali scopre i primi dettagli sul legame tra sé e Steve e sul fatto che uno dei due dovrà morire;
11) Bella viene aggredita da degli sconosciuti e dopo non avere fatto nemmeno un vago tentativo di fuga, viene difesa da Edward - Nadia viene aggredita da uno sconosciuto e dopo non avere fatto nemmeno un vago tentativo di fuga (seppure fosse in un pub pieno di gente... chiamare il buttafuori no?) e viene difesa da Steve;
12) Edward entra dalla finestra di Bella mentre lei dorme - Steve entra dalla finestra di Nadia durante la notte;
13) tra Edward e Bella c’è un notevole imbarazzo nel parlare di sesso - Nadia e Steve non fanno alcun accenno ai rapporti sessuali chiamandoli col loro nome, ma accennandovi parlando testualmente di “quella cosa”;
14) Bella non ha alcun interesse, nemmeno a livello di studio o lavoro, a parte Edward - Nadia non fa niente a parte stare con Steve e, seppure sia iscritta all’università, non frequenta una sola lezione;
15) Bella sostiene di non avere mai avuto una vita prima di conoscere Edward e che, se non esistesse lui, la sua vita non avrebbe senso - Nadia sostiene di non avere mai avuto una vita prima di conoscere Steve e che, se non esistesse lui, la sua vita non avrebbe senso;
16) Edward lascia Bella per proteggerla - Steve lascia Nadia per proteggerla;
17) lasciata da Edward, Bella diventa totalmente depressa, rifiuta di parlare e di fare qualsiasi cosa, eppure suo padre sostiene che è colpa solo di Edward e non sua che diventa un’ameba - quando Nadia, dopo essere stata lasciata da Steve, trascorre le giornate chiusa in camera e rifiuta il cibo fino ad avere seri problemi di salute, la sua famiglia al gran completo sostiene che è colpa solo di Steve che l’ha lasciata, mentre lei che rifiuta perfino di mangiare è nel giusto;
18) Edward propone a Bella di sposarlo, nonostante la giovane età, e di trasferirsi con lui in qualche luogo sperduto, lei accetta - Steve propone a Nadia di sposarlo, nonostante la giovane età, e di trasferirsi con lui in qualche luogo sperduto, lei accetta (a proposito, il matrimonio che viene celebrato la sera stessa mi sembra alquanto irrealistico, nell’era moderna);
19) Edward rifiuta di avere rapporti con Bella prima che siano sposati - Steve rifiuta di avere rapporti con Nadia finché non saranno sposati;
20) il padre di Bella inizialmente è contrario al matrimonio ma cambia idea in fretta - la famiglia di Nadia, contraria al matrimonio, cambia idea nel giro di una mezz’ora;
21) i vampiri devono attenersi alle regole di un gruppo ristretto, quello dei Volturi - Steve, Nadia e chi sta intorno a loro devono attenersi alle regole dei Consiglio della Terra, un gruppo ristretto di individui.

Curiosità: tra i ringraziamenti, l’autrice ha scritto un ringraziamento anche per la sua cagnolina Bella. Sì, sento ancora di più puzza di “Twilight”.

Finale
Il finale mi è sembrato frettoloso e, seppure sia originale per un paranormal romance [ATTENZIONE: SPOILER] un finale in cui entrambi i protagonisti muoiono, il modo in cui muoiono mi ha ricordato parecchio “Romeo e Giulietta” (che già mi era stato ricordato dal fatto di sposarsi così dal nulla, dopo poco che si conoscevano e il giorno stesso in cui l’hanno deciso).

Testo
Il romanzo è costituito da tre parti, più un epilogo, narrati in prima persona:
- prima parte: POV di Nadia;
- parte seconda: POV di Steve;
- parte terza: POV di Nadia;
- epilogo: POV di Steve.
La cosa mi ricorda, immancabilmente, “Eclipse”, in cui si alternano il POV di Bella e quello di Jacob. La differenza è che almeno la Meyer ha cura di specificare di chi sia il POV in modo da non disorientare troppo il lettore, mentre in questo romanzo non avviene e, per quanto riguarda la seconda parte, mi è sembrato un po’ confusionario.
Per il resto, a parte qualche frase che, di tanto in tanto, mi sembra stonare un po’, non ho nulla da dire sulla scorrevolezza del testo, che mi sembra di facile lettura.

Consiglio all’autrice e all’editore
Mi permetto, da profana, di aggiungere un piccolo consiglio per l’autrice e per gli editori.
- Ho fatto qualche ricerca in Internet, scoprendo che la Iori ha scritto questo romanzo nel 2008, quando frequentava la quinta superiore, ed è riuscita di lì a poco a pubblicarlo. Per averlo scritto in così giovane età, non è scritto male, il problema, però, è il contenuto: è evidente che l’autrice si sia fatta influenzare troppo dalle proprie letture. Non ho dubbi, però, che con una maggiore maturità possa riuscire a produrre qualcosa di più originale.
- Cari editori... io capisco che i giovani talenti abbiano bisogno di essere promossi, ma talvolta sarebbe meglio evitare di fare scelte avventate: un paio d’anni dopo, probabilmente, l’autrice avrebbe potuto riconoscere maggiormente le pecche del suo romanzo ed eventualmente revisionarlo per renderlo più originale. Se “Twilight” ha venduto, non è necessario dover per forza voler pubblicare copie riviste di quella serie.

Valutazione finale: 1,5/5
Tutto quello che dovevo dire, credo di averlo già detto. Forse sono stata un po’ “stretta” con il voto, ma credo che, per chi scrive, abbia importanza sia come scrive sia cosa scrive e, in genere, per una persona che ha un buon grado di cultura, scrivere in maniera grammaticalmente corretta sia più semplice che fare un vero sforzo di fantasia e di immaginazione. Di conseguenza, sapere come scrivere è un punto di partenza, ma è quello che si scrive il vero punto d’arrivo.

lunedì 26 agosto 2013

MAXI-RECENSIONE: la serie di "Twilight" di Stephenie Meyer (post 2/2)

Nella PRIMA PARTE di questa recensione ho trattato le copertine e la trama dei primi tre romanzi e dello spin-off:
1) Twilight;
2) New Moon;
3) Eclipse
SPIN-OFF: La breve seconda vita di Bree Tanner;
e ora il cerchio si conclude con:
4) Breaking Dawn.



Tornando a “Eclipse”, mi ero scordata di dire che Edward e Bella erano giunti a un accordo nel corso del terzo romanzo: Bella avrebbe gradito avere rapporti sessuali ed essere trasformata in vampiro, ma Edward rifiutava... a condizione che i due non si sposino.
La trattativa avviene più o meno così.

BELLA: “ma io ho solo diciotto anni e mezzo, anche se mi sento una vecchia decrepita perché tu ne hai diciassette e ne avrai diciassette per l’eternità, nell’epoca in cui vivo, nessuna si sposa a quell’età!”
EDWARD: “Io sono nato agli inizi del Novecento e a quell’epoca era normale che ci si sposasse prima dei vent’anni e che si iniziasse a sfornare figli.”
BELLA: “Ma non siamo agli inizi del Novecento...”
EDWARD: “Se dovremo vivere per sempre, non avrà importanza attenersi alle consuetudini di un’epoca e, dal momento che tu sei una donna e il tuo ruolo nel mondo è quello di lavare, stirare, cucinare... anzi no, perché i vampiri non mangiano, e aprire le gambe quando IO avrò voglia di fare sesso, non vedo perché, anche se viviamo nella tua epoca, non dovremmo comportarci come nella tua epoca invece di fare come se vivessimo nella mia.”
BELLA: “Hai ragione, in fondo io sono una nullità, mentre tu sei bello (TU sei bello, non la tua versione cinematografica), hai una bella macchina e hai la consistenza di una statua, quindi io penderò dalle tue labbra per tutta l’eternità.”

E infatti “Breaking Dawn” si apre con il matrimonio di Edward e Bella, con le saghe mentali di Jacob (partecipo, non partecipo, partecipo, non partecipo... e dopo avere probabilmente sfogliato i petali di una margherita decide di sì) che, da un certo punto in poi, diventerà voce narrante.
Specifichiamo, quest’ultimo romanzo, lungo ben di più dei tre precedenti si compone di tre parti, che si svolgono nella seguente maniera.

PRIMA PARTE (POV Bella): dopo il matrimonio, Edward e Bella vanno in viaggio di nozze su un’isola di proprietà di Esme, dove Bella, ancora umana, finalmente ha rapporti con Edward, che si fa numerose saghe mentali perché ogni volta in cui vanno a letto insieme la riempie di lividi, mentre lei è naturalmente felicissima, perché lui la ama, è bello, ricco e sembra una statua. Poi Bella inizia a sentirsi male e... scoperta allucinante: lei è incinta!
La gravidanza è molto difficile e, dandola per malata, i Cullen decidono di farla rientrare a Forks e di farla installare in casa loro, senza permettere al padre di vederla adducendo a qualche malattia tropicale che avrebbe contratto in viaggio.

PARTE SECONDA (POV Jacob): soltanto i Cullen e i licantropi sanno cos’è accaduto a Bella e, quando i licantropi scoprono che Bella è in attesa di un figlio mezzo umano e mezzo vampiro, pensando che questo possa essere pericoloso decidono che deve essere eliminato... uccidendo Bella, dato che lui non è ancora nato. Jacob decide quindi di abbandonare il branco dei licantropi, seguito da Seth (licantropo ragazzino, che nel precedente romanzo era diventato amico di Edward), e di allearsi con i Cullen per proteggere Bella piazzandosi a casa loro e passando il proprio tempo a:
1) scorazzare per i boschi in formato lupo;
2) litigare con Rosalie, la vampira bionda, ricca e magra quindi stronza;
3) andare in giro con la macchina di Edward alla ricerca di potenziali ragazze con cui avere l’imprinting (colpo di fulmine che capita a tutti i licantropi facendo sì che si innamorino perdutamente e per tutta la vita di una persona che può avere qualsiasi età, che nel caso sia molto più giovane di loro aspetteranno finché non sia adulta);
4) volere uccidere il nascituro perché questo nel nascere probabilmente strapperà la vita a Bella;
5) farsi delle fantasie sul fatto di uccidere i vampiri che lo stanno ospitando.
La parte narrata da Jacob termina con Bella che deve partorire d’urgenza proprio mentre il dottor Carlisle non c’è, aiutata quindi da Edward e Jacob, con il piccolo vampiro semi-umano che si scopre essere una bambina (per fortuna... almeno si risparmia il destino di ricevere il nome di Edward-Jacob, che si scoprirà che Bella voleva mettergli) e con Jacob che, mentre si fa ancora delle saghe mentali sull’uccisione della piccola Renesmee la guarda e ha l’imprinting nei suoi confronti.

PARTE TERZA (POV Bella): la vita umana di Bella è terminata nel momento in cui Renesmee l’ha “uccisa” per venire alla luce, ma Edward l’ha salvata trasformandola in vampiro. Bella scopre anche che, dato che tutti i vampiri hanno un potere, lei ha il potere più forte di tutti, quello di essere uno “scudo” che respinge i poteri degli altri, anche se inizialmente pensava che il suo potere fosse quello di resistere al richiamo del sangue umano (cosa che le permette di rivedere suo padre, in quanto non è pericolosa per lui). Bella, infatti, diversamente da tutti i neonati non ha alcun problema a contenersi, perché... non si sa bene perché, e il fatto è destinato a non essere mai spiegato.
Le cose procedono comunque per il meglio: Renesmee cresce a dismisura, la casa in cui abitavano sette vampiri sembra grande abbastanza anche per Bella, Renesmee e i vari licantropi che si sono installati lì, i vampiri smettono di lamentarsi della puzza da licantropo e i licantropi smettono di lamentarsi della puzza da vampiro, Bella si fa accompagnare a caccia da animali da Edward, da Jacob e da Renesmee... e mentre tutto poteva avere un termine, no, ci dobbiamo sorbire qualche altro centinaio di pagine perché:
- una certa Tanya, vampira legata a Laurent, vede Bella, Jacob e Renesmee a caccia e, credendo che Renesmee sia una bambina trasformata in vampira (vietato dai Volturi in quanto i bambini vampiri non sono in grado di contenersi per evitare che si scopra il segreto dei vampiri), corre ad avvertire i Volturi;
- per testimoniare in favore di quello che è successo e del modo in cui Renesmee è venuta alla luce, vengono invitati a casa dei Cullen dozzine e dozzine di vampiri di cui è pressoché impossibile ricordarsi i nomi;
- i Volturi arrivano, per lo scontro con i Cullen, e proprio mentre stanno per condannarli al rogo esce dal nulla una vampira venuta dall’Amazzonia che porta con sé un suo parente mezzo vampiro e mezzo umano, cresciuto alla velocità del suono nei suoi primi sette anni e poi rimasto adulto e immortale;
- lo “scontro” finisce a tarallucci e vino, a parte per Tanya che, per la sua testimonianza non accurata, viene messa al rogo;
- l’epilogo, in stile “vissero tutti felici e contenti”, in cui a quanto pare Jacob rimane definitivamente e in pianta stabile a casa dei Cullen, mentre gli altri licantropi pare che finalmente si decidano a sloggiare.

Sento puzza di stalking e di maschilismo...
Edward, descritto come il ragazzo perfetto che tutte vorrebbero conoscere, nella vita reale probabilmente non sarebbe così tanto apprezzato... almeno spero.
Vi pregherei di porre la vostra attenzione su questi fatti:
- non appena conosce Bella, Edward entra in casa sua di nascosto ogni notte per guardarla dormire... perché lui la ama;
- per tutto il tempo o quasi, ovunque Bella vada, Edward la segue di nascosto... perché lui la ama;
- Edward, a un certo punto di “Eclipse”, impedisce a Bella di frequentare gli amici di famiglia del padre, nonostante l’imposizione del padre (in pratica, se vuole stare con lui, deve mettersi contro la propria famiglia) e di andare a trovare la madre, se non accompagnata da lui... perché lui la ama;
- sempre in “Eclipse”, le manomette la macchina per impedirle di andare in giro da sola... perché lui la ama;
- come se non bastasse, la fa rapire dalla sua famiglia... perché lui la ama.
Inoltre è il caso di notare che:
- all’inizio del primo romanzo Bella è una ragazzina, suo padre è un adulto autosufficiente, ed è Bella a fare TUTTI i lavori di casa;
- i mezzi vampiri maschi sono velenosi (ovvero possono trasformare umani in vampiri), le mezze vampire femmine no;
- i vampiri maschi possono concepire figli, le vampire femmine no perché non hanno più l’ovulazione;
- i Cullen hanno fatto i soldi grazie agli investimenti in borsa, di cui Alice prevedeva gli andamenti, ma nonostante siano ricchi sfondati a quanto pare solo gli uomini dispongono di soldi, quando Alice (proprio l’artefice della loro ricchezza) vuole una Porsche, deve “elemosinarla” al fratellastro Edward (e lo fa rendendosi complice del rapimento di Bella).
...
...
A proposito, i vampiri perdono tutti i liquidi corporei (come si evince in “Breaking Dawn”, dove Bella a un certo punto non può piangere perché non è più in grado di versare lacrime), ma mi sembra che la Meyer si sia leggermente dimenticata di spiegare come funzioni per il liquido seminale...

Sento puzza di Mary Sue...
Bella non è soddisfatta dal proprio aspetto, ma non ritiene necessario fare qualcosa per migliorarlo, non è soddisfatta dalla propria vita, ma non ritiene necessario fare qualcosa per migliorarla, legge romanzi classici e snobba a priori chiunque non apprezzi la lettura, non le piace quello che piace alla maggioranza delle altre persone e snobba a priori chiunque apprezzi alcune di queste attività, snobba i compagni di scuola perché non sono come lei e loro ingiustamente la evitano... Poi si innamora di Edward e tutta la sua vita inizia a girare intorno a lui, nel senso più letterale del termine: Bella non ha interessi oltre a Edward, nemmeno per quanto riguarda lo studio e il lavoro, il suo unico scopo è quello di trasformarsi in un vampiro, per stare con Edward e per diventare bella come Edward, anche se lei non sarà mai bella come Edward perché Edward è il più bello e il più fashion di tutti i vampiri. Ciò nonostante è innamorata anche di Jacob, ma per buona parte del tempo lo tratta male perché lui osa amarla, pur non essendo tanto fashion quanto i vampiri e andando in giro su una carretta anziché su un’auto di lusso.
Per non fare una perfettina troppo perfetta ci vuole ovviamente un modo per renderla imperfetta: quindi, Bella diventa una che inciampa sempre e che si ferisce di continuo... peccato che, invece di renderla appena un po’ imperfetta, la rende estremamente grottesca.
A questo si aggiunge che Bella sembra essere totalmente incapace di un qualsiasi tentativo di autodifesa... e soprattutto non è in grado nemmeno di tentare la fuga, quando sia in pericolo! È sempre e puntualmente atteggiata a damigella da salvare, e puntualmente interviene Edward in suo soccorso (o Jacob, nel momento in cui Edward era altrove in “New Moon”).
Per concludere, se non apprezzo Edward perché a mio parere è la trasposizione letteraria dell’uomo che maltratta la propria donna e che poi le dice che lo fa per lei, perché lui la ama e maltrattarla è l’unico modo per farle capire che non si sente abbastanza ricambiato, apprezzo molto meno Bella, perché è un’ameba. Non è da sorprendersi che le uniche parti che mi sono sembrate non dico belle ma almeno discrete sono le seguenti:
1) la parte di “New Moon” dove ci liberiamo di Edward;
2) la parte di “Breaking Dawn” narrata col punto di vista di Jacob, che sarà anche infantile, ma che almeno non è lagnoso.

Vampiri che non sono vampiri, licantropi che non sono licantropi...
Detto tra noi, questo è il particolare che mi ha urtato i nervi di meno. Credo che un autore sia libero di inventarsi quello che gli pare a proposito di figure mitologiche che nella realtà non esistono, a condizione che abbia una coerenza interna nel romanzo e che non si smentisca. Talvolta la Meyer lo fa, talvolta no (come ho già detto, a proposito del fatto che i vampiri non possano soffiarsi il naso o urinare, ma che possano eiaculare). Quello che mi ha davvero urtato, in questa serie, è l’inconsistenza della protagonista, dalla prima all’ultima pagina. Anche di certi altri personaggi, questo è vero, ma almeno quelli sono stati meno presenti di lei.
Un giorno o l’altro il test di Mary Sue finirà per chiamarsi test di Bella Swan...

Valutazione finale: 2/5
C’è chi dice che non c’è niente di peggio di “Twilight”. Non sono d’accordo: se la si considera una lettura non impegnata per ragazzine, non è sicuramente al top, ma tutto sommato può essere leggibile. Quello che, spesso e volentieri, non è leggibile, sono i suoi “cloni”. E, sia chiaro, non parlo di tutta la letteratura urban fantasy destinata a un pubblico femminile, nonostante vada di moda paragonare tutto a “Twilight”: ci sono serie urban fantasy e paranormal romance in cui ci sono personaggi tutt’altro che piatti e in cui ci sono molte meno pecche.
A proposito di pecche, vorrei aggiungerne una a cui non ho dato molto peso: non è necessario che in un paranormal romance ci siano scontri contro un nemico in apparenza imbattibile, quindi perché inserirli quando non servono, per farli finire a tarallucci e vino come avviene in “Breaking Dawn”? Tra l’altro quel romanzo avrebbe potuto benissimo essere chiuso nel momento in cui, dopo la nascita di Renesmee, Bella si rendeva conto di essere soddisfatta della sua nuova natura di vampiro. Perché far riapparire i Volturi e far comparire centinaia di nuovi personaggi in poche pagine? Questa, personalmente, è la scelta che capisco di meno.

Curiosità
Pare che “Twilight” dovesse avere un solo seguito, intitolato “Forever Dawn”, che però venne rifiutato dall’editore. Sembra che le variazioni principali, in quel romanzo, fossero le seguenti:
- l’infatuazione di Jacob per Bella non sarebbe stata ricambiata, avrebbe avuto un ruolo molto marginale e tra i due ci sarebbe stata solo un’amicizia;
- Laurent e Victoria sarebbero morti soltanto in un secondo momento, e probabilmente si sarebbero alleati con i Volturi.

domenica 25 agosto 2013

MAXI-RECENSIONE: la serie di "Twilight" di Stephenie Meyer (post 1/2)

Dato che è piuttosto lunga, questa recensione è stata spezzata in due parti.

Dovevo scrivere questa recensione un mese fa, invece il caso ha voluto che mi capitasse di rimandare, rimandare, rimandare... e a dire la verità non è l’unica recensione che ho rimandato. Comunque è giunto il momento di dare sfogo ai miei pensieri e di recensire una serie paranormal romance di cui molto probabilmente avete sentito parlare. Nel caso non ne abbiate sentito parlare, è molto probabile che abbiate trascorso la vostra vita non sulla Terra bensì su Origine, il pianeta delle larve citato in un altro romanzo di questa autrice.
...
...
Autrice?
...
...
Ho seri dubbi che una donna possa avere una visione della donna come quella che la Meyer ci tiene tanto a trasmettere, ma prendiamo per buona la sua identità.

Ebbene sì, sto parlando di Stephenie Meyer e la mia maxi-recensione riguarda nientemeno che la serie di “Twilight”, uscita già da alcuni anni, di cui sono stati prodotti anche millemila film (sono più dei libri, per quanto questo possa essere inquietanti) il cui scopo era ovviamente smentire le parole dell’autrice. Nei romanzi Edward Cullen viene descritto come un ragazzo attraente, nei film... va beh, lasciamo stare, l’aspetto esteriore di Robert Glitter Pattinson è irrilevante.



La serie è composta da quattro romanzi:
1) Twilight (tradotto: Crepuscolo);
2) New Moon (tradotto: Luna nuova);
3) Eclipse (tradotto: Eclisse);
4) Breaking Dawn (tradotto: Alma imminente).
Esiste uno spin-off, intitolato La breve seconda vita di Bree Tanner, del quale parlerò se avrete abbastanza pazienza da aspettare il momento opportuno.

Le ragioni per cui l’ho letta, sono le seguenti:
- avevo bisogno di qualcosa da leggere in spiaggia e dei malloppi di 500 pagine erano l’ideale per trascorrere una giornata;
- una mia amica, che li lesse prima che diventassero un fenomeno di portata internazionale, me li ha prestati;
- avere letto “Twilight” è il modo migliore per rendersi conto di quali romanzi o serie urban fantasy siano una sua scopiazzatura.

Le copertine
Il mio primo pensiero, quando ho visto le copertine, è stato “queste non c’entrano un tubo con la serie”. Invece mi sbagliavo: ho avuto modo di leggere, con mia sorpresa, che le copertine hanno un significato e, dato che il significato è più interessante della serie stessa, forse è il caso di focalizzarci su di loro.
Secondo quanto dichiarato dalla Meyer:
- TWILIGHT: la mela, simbolo del peccato, rappresenta l’amore proibito, in tal caso quello tra il vampiro glitter Edward e l’umana Bella;
- NEW MOON: il tulipano rappresenta la sofferenza per amore e il petalo che cade è Edward che a un certo punto se ne va;
- ECLIPSE: il nastro rappresenta la vita di Bella, che è ancora legata, almeno in parte, alla sua natura umana per via dei legami affettivi e familiari;
- BREAKING DAWN: le due pedine rappresentano la natura umana (pedina rossa) di Bella e la successiva natura vampiresca (quella bianca) che è alle porte.


La trama
È mia intenzione descrivere la trama nel dettaglio, essendo questa serie talmente nazionalpopolare che, seppure non l’avete né letta né avete visto i film, è molto probabile che la conosciate a memoria. Quindi... let’s go! NB. Un po’ di sana ironia è d’obbligo.

In “Twilight”, primo romanzo della serie, facciamo subito la conoscenza di Bella, una liceale che, dopo il matrimonio della madre, per puro spirito di sacrificio decide di andarsene da casa sua, nonostante vada d’accordo sia con la madre sia con suo marito, per trasferirsi a Forks, la cittadina più piovosa degli USA, nella quale vive suo padre Charlie che, da quanto si evince nel corso dei romanzi, nonostante viva da solo da quando la madre di Bella lo lasciò subito dopo la nascita della figlia, non è in grado di cucinare, pulire e fare il bucato, a cui deve pensare la figlia.
Quest’ultima è una ragazza molto sensibile ed empatica e lo mette in evidenza nel momento in cui Charlie Swan le racconta che è riuscito a rimediarle un vecchio fuoristrada, di proprietà del suo migliore amico rimasto paralizzato. Bella, non facendo nemmeno una parola su quel poveraccio rimasto su una seria a rotelle, si lamenta che il fuoristrada è vecchio.
Ma il lettore si dice “magari questa è solo la sua unica lamentela”. Invece no! Bella si lamenta che nulla va come vuole lei, perché è di carnagione troppo bianca, perché o suoi capelli sono troppo castani, perché nel mondo in cui vive non esistono a quanto pare né le lampade né le tinture per capelli, perché i suoi nuovi compagni di scuola la trattano bene anche se lei è una musona, perché i suoi nuovi compagni di scuola sperano di ottenere la sua compagnia anche se loro, a differenza sua, non leggono romanzi classici e non sono avanti con il programma scolastico, perché i suoi nuovi compagni di scuola dopo essere stati ignorati per mesi smettono di trattarla gentilmente e prendono a ignorarla...
Comunque a scuola Bella nota seduti a un tavolo in mensa un quintetto di studenti trasferiti lì da poco, tutti pallidi, con gli occhi color ambra, che non mangiano mai. Si tratta dei Cullen: Edward lo stalker, Alice l’ombra dello stalker, Rosalie la stronza, Jasper l’inutile e irrilevante, Emmet l’altrettanto inutile e irrilevante...
Bella, che a quanto pare ha una passione per quelli che non se la filano mentre ritiene inferiori tutti quelli che la invitano al ballo scolastico (d’altronde ballare è un’attività che soltanto i comuni mortali svolgono, non le perfettine musone come lei), si fissa con Edward, perché è bello, perché ha una bella macchina, perché ha tanti soldi, perché è bello, perché ha una bella macchina, perché ha tanti soldi, perché è bello, perché ha una bella macchina, perché ha tanti soldi, perché è bello, perché ha una bella macchina, perché ha tanti soldi, ecc... (e con questo passano circa un centinaio di pagine di saghe mentali).
Il caso vuole che Bella, a una gita sulla spiaggia con i compagni di scuola, mentre sta ignorando i compagni di scuola si ritrovi a parlare con Jacob, figlio 15enne, peloso e iper-mega-palestrato del paralitico, che le dice che secondo una leggenda locale i Cullen sono vampiri nemici giurati degli indiani della riserva di La Push, che da vari decenni hanno comunque fatto una tregua. DUBBIO ESISTENZIALE: ma i Cullen non si erano trasferiti lì da poco? Va beh, non preoccupiamocene.
Bella naturalmente crede immediatamente alle parole di Jacob, nonostante non ci creda nemmeno lui, fa qualche sogno premonitore, fa qualche ricerca in internet (grazie al cielo non su Wikipedia) e si convince che Edward è un vampiro. E infatti lo è, ma è un vampiro figo, ricco e dolce(?), che l’ha sempre spiata entrando in casa sua di nascosto solo perché lui la ama, quindi è un vampiro buono che mangia solo sangue animale e non umano, nonostante non faccia altro che dirle di essere pericoloso (e con questo le decine e decine di pagine di saghe mentali aumentano in modo esponenziale). Alla fine però si convince, dato che Bella ha un odore molto forte (nel senso che non si lava? XD) e quindi si mette insieme a lei, la bacia con le sue labbra gelide, la fa volare per i boschi e le salva la vita innumerevoli volte, dato che a Bella basta uscire dalla porta di casa per:
- essere coinvolta in incidenti stradali o rischiare di essere investita;
- inciampare su qualsiasi cosa e, nonostante nella maggior parte dei casi la gente normale se la cavi con lividi ed escoriazioni, lei riporta quasi sempre delle fratture;
- essere avvicinata da qualsiasi genere di malintenzionato, nei confronti del quale non tenterà nemmeno un vano tentativo di autodifesa o di fuga.
Inoltre la porta a conoscere la sua famiglia di vampiri che hanno rapporti incestuosi tra di loro (sono fratelli adottivi, ma pur sempre fratelli) e Bella fa amicizia con tutti, perché loro a differenza dei compagni di classe sono fighi e ricchi, quindi rientrano nelle sue simpatie anche se non leggono romanzi ottocenteschi. La evitano solo Jasper, perché ha paura di non riuscire a controllarsi, e Rosalie perché qualunque ragazza americana che sia contemporaneamente bionda, magra, ricca e abbia una bella macchina deve essere stronza.
Ben oltre la metà del romanzo la famiglia Cullen al completo decide di dedicarsi al proprio hobby: una partita a baseball nel bel mezzo del temporale! D’altronde che cosa c’è di più normale? Quindi decidono di portare anche Bella con loro. Con le loro urla da stadio attraggono però un gruppo di vampiri nomadi. Questi sono spettinati, indossano vestiti stracciati anziché jeans di Armani, e non si spostano su delle Maserati ma a piedi o in volo. La conseguenza lampante è che, non essendo dei fighi, sono cattivi. Infatti i tre, James, Laurent e Victoria, decidono che vogliono mangiare Bella e che per farlo sono disposti a tutto. Edward allora decide che Bella deve scappare.
La fuga si svolge più o meno nella maniera seguente: in piena notte Bella informa il padre che ha litigato con Edward e che quindi vuole trasferirsi a casa della madre, mette le valigie in macchina e il padre non batte ciglio.
Durante la fuga, qualcosa va storto: Bella infatti decide di fare di testa sua e di consegnarsi, di fatto, nelle mani dei suoi assalitori. A quel punto ci prepariamo per lo scontro con James e... Bella riceve una botta in testa e sviene.
Si risveglia in ospedale, dove Edward la informa che James è morto. Bella, nel frattempo, nello scontro s’è fratturata una gamba e, dopo che James l’aveva morsa, Edward le aveva risucchiato fuori il veleno da vampiro con la quale sarebbe morta.
Nel finale Edward convince Bella a vestirsi in modo elegante, con tanto di tacchi nonostante abbia una gamba rotta, per farle una sorpresa. Bella è convinta che la stia portando da qualche parte per morderla e trasformarla in vampiro... e invece no! Edward la sta portando al ballo scolastico, ma lui è figo e quindi può farlo.

“New Moon” parte con un’altra serie di saghe mentali che s’interrompono nel momento in cui, in casa Cullen, Bella inciampa (stranamente XD) e si ferisce con un vaso di vetro. Viene medicata dal dottor Carlisle, padre adottivo di Edward, ma c’è un grosso problema: gli altri vampiri si stanno trattenendo a fatica dal saltarle addosso.
Edward decide quindi di abbandonarla, cosa che costa a Bella mesi e mesi di totale apatia, perché lei non ha interessi a parte Edward e una volta che ha perso il suo fidanzato figo e ricco nulla ha più significato per lei.
A quel punto Bella, dopo mesi e mesi di vuoto, decide che diventerà una bad-girl e che farà cose folli per assaporare di nuovo il senso della vita. Fa quindi qualcosa di estremo: compra una moto e decide di imparare a guidarla (un giorno qualcuno mi dovrà spiegare perché in qualsiasi lettura americana per adolescenti chiunque salga su una moto venga visto come un criminale O.O), facendosi insegnare da Jacob, che nel frattempo scoprirà di essere un licantropo come la maggior parte degli indiani di La Push, i cui adolescenti palestrati hanno una crescita tale da far pensare che siano imbottiti di steroidi.
Bella non è comunque lontana dai pericoli: Victoria e Laurent la raggiungono e, se Laurent non venisse azzannato dal branco dei licantropi, ancora una volta Bella sarebbe spacciata. Inoltre nel corso di questo romanzo finisce al pronto soccorso innumerevoli volte, talmente tanto spesso che ormai chi la vedeva passare per strada si dava una grattata di testicoli tanto per sicurezza.
Le cose peggiorano quando  Alice , che ha doti di chiaroveggenza, si mette in mezzo: dopo avere visto Bella tuffarsi da uno scoglio pensa che si voglia suicidare e decide di avvertire Edward. Quest’ultimo, convinto che Bella sia morta, decide di voler morire lui stesso, e siccome è immortale può morire soltanto ucciso: per ottenere questo scopo gli basterebbe sfidare i Volturi, un clan di vampiri-mafiosi che vivono in Toscana e da cui dipende il destino dei vampiri. Si esporrà quindi al sole, mostrandosi nella sua brillantezza diamantata, e finirà probabilmente al rogo.
Il problema è che il lancio di Bella era un divertimento da bad-girl e che è ancora viva e vegeta. Scappa quindi in Italia insieme ad Alice, per salvare Edward che stava per esporsi al sole, dopo una corsa contro il tempo su una Porsche gialla rubata dalla vampira-veggente.
I Volturi vorrebbero uccidere Bella o almeno trasformarla in vampiro, perché ha conosciuto il segreto dei vampiri e a loro la cosa non va giù, ma Edward li rassicura: un giorno potrà farlo lui, anche perché quello è il desiderio di Bella.
Dopo un finale a tarallucci e vino in cui tutti tornano a casa vivi, accade però un grave imprevisto: a quanto pare Jacob è il portavoce dei licantropi, e comunica a Bella che, se uno dei Cullen ucciderà o trasformerà un umano, la tregua sarà finita in quanto metterebbe la sua futura famiglia, i Cullen, contro quella del suo migliore amico Jacob. Per Bella è una pessima notizia e soltanto il finale del romanzo ci salva da ulteriori saghe mentali. Ma per questo c’è “Eclipse”...

Victoria ha deciso di vendicarsi di Edward, colpevole dell’omicidio del suo amato già nel primo romanzo, eliminando Bella. Per questo motivo ha un’idea brillante(?), che sarà svelata da Jasper (giusto per non farci dimenticare che c’era anche lui): Victoria ha deciso di trasformare numerosi umani in vampiri, facendoli diventare cosiddetti “neonati”, che seminano il terrore a Seattle. I neonati, diversamente dagli altri vampiri, non sono in grado di trattenersi di fronte al richiamo del sangue (i vampiri “adulti” che si nutrono di umani, seppure non rinuncino al piacere del sangue, hanno invece delle accortezze, come quello di non uccidere troppe persone nello stesso luogo e di prediligere, eventualmente, i luoghi in cui è meno facile che le scomparse saltino all’occhio), di conseguenza uccidono qualunque umano trovino sulla propria strada, mettendo in pericolo il segreto dei vampiri, che i Volturi custodiscono da secoli e secoli.
Questo ai Volturi non piacerà e quindi, non appena ne verranno al corrente, provvederanno a recarsi dall’altra parte dell’oceano per fare piazza pulita. La genialità del piano di Victoria mi sembra alquanto discutibile, ma lasciamo stare...
In ogni caso l’unico modo per abbattere i neonati sembra essere un alleanza tra i Cullen e i licantropi (non prima di qualche centinaio di pagine di saghe mentali di Bella, corteggiata da Jacob, di cui lei stessa è innamorata, se non fosse che i vampiri glitter sono molto più fashion dei licantropi e che non ha intenzione di abbandonare Edward)... e infatti alla fine tutto si risolve: mentre Bella si fa una lunga serie di ulteriori saghe mentali pensando a Edward e a Jacob, ma non al fatto che l’intera cittadinanza rischia di morire dissanguata, sette vampiri e una mezza dozzina di licantropi abbattono i rivali, proprio mentre sopraggiungono i Volturi, in tempo per mostrare il loro grande senso della democrazia bruciando sul rogo l’unica neonata che aveva deciso di arrendersi e di smetterla di cibarsi degli umani. Si trattava di Bree Tanner, a cui è dedicato uno spin-off fortunatamente molto più breve dei romanzi “ufficiali”, dal quale si evince che Bree non è poi così intelligente, che il finale è scontato dato che si era già visto in “Eclipse” e che questo romanzo non aggiunge nulla alla trama.

[TO BE CONTINUED...]


PARTE SECONDA: puoi leggerla QUI.