Rieccoci a parlare della nostra cara(?) Stephenie. Ho letto
e recensito la serie di “Elogio allo stalking” quest’estate sotto l’ombrellone
(l’ho letta lì, l’ho recensita a casa) e complice una nuova gita al mare
preceduta da alcuni libri presi in prestito nella biblioteca comunale, ho letto
anche “Elogio alla violenza sulla propria compagna” della stessa autrice che ha
fatto incursione in una sorta di fantascienza post-apocalittica... Oops...
forse ho sbagliato titolo, il romanzo si chiama in realtà “L’Ospite”, mentre la
serie precedente era “Twilight”.
Prima impressione
L’occhio sulla copertina mi ha ricordato, e veramente di
brutto, gli occhi di mia madre. Questo, però, non credo che abbia importanza
per voi.
Avevo sentito dire che “L’Ospite” era scritto meglio di “Twilight”
e che era più avvincente e ho voluto accertarmene. D’altronde, se si vuole
parlare di qualcosa, è opportuno essere informati in proposito.
La trama
ATTENZIONE! Con grande gioia di Dany The Writer ho deciso
di raccontare in maniera integrale il romanzo, perché merita... nel senso che
merita un bel commento ironico e pungente. ;-)
Siamo in un futuro non ben precisato in cui gli umani
sono quasi estinti e la Terra è stata colonizzata da alieni provenienti da un
pianeta lontano: larve lunghe tre centimetri che vengono impiantate all’interno
di altri organismi viventi, in questo caso umani, e ne divengono la mente
pensante.
La protagonista, Viandante (in lingua originale Wanderer)
poi ribattezzata Wanda, è una larva impiantata nel corpo di una ventenne di
nome Melanie, un’umana che, per non essere catturata dagli alieni, ha tentato
il suicidio ma ha fallito il proprio tentativo. Viandante diviene un’insegnante
di storia del pianeta delle larve e tutto andrebbe per il meglio se non fosse
che in questo caso non potrebbe essere scritto un romanzo in proposito. Quindi Viandante
inizia ad avvertire Melanie dentro di lei, questa le parla e sembra avercela
con lei (d’altronde nemmeno io sarei soddisfatta se una larva di tre centimetri
nel mio corpo prendesse decisioni al posto mio), facendole vedere i propri
ricordi. E infatti i ricordi di Melanie sommergono Viandante, che ben presto
apprende che:
- Melanie ha un fratello più piccolo che si chiama Jamie
al quale è molto legata;
- Melanie ha un ragazzo che si chiama Jared, con il quale
avrebbe voluto avere rapporti sessuali ma lui non ha voluto perché non sono
sposati, anche se l’istituzione del matrimonio non esiste più (dejà-vu di
Edward e Bella?);
- Melanie ha numerosi altri parenti senza un particolare
ruolo, perché per lei contano solo Jared e Jamie.
Viandante decide di sfuggire al controllo della sua
Cercatrice, che si è accorta che Melanie è ancora dentro di lei e vorrebbe che
lasciasse il corpo, e si mette alla ricerca di Jared e Jamie nel deserto. Proprio
quando sta per dargliela su appare un anziano armato di fucile... e qui, dopo
decine e decine di pagine, inizia la vera storia.
Jeb, questo è il nome dell’allegro nonnetto, sequestra
Viandante/Melanie e la conduce nelle grotte nelle quali vive insieme a una
comunità di una trentina di persone e sostiene che nelle grotte comanda lui
perché... non si sa bene perché. Di queste persone più o meno cinque o sei
hanno un ruolo, tutte le altre sono di contorno, un po’ come i millemila
vampiri di “Breaking Dawn”. Tra quelli che hanno un ruolo segnalo i seguenti...
JEB è uno zio(?) di Melanie, non si separa mai dal
suo fucile e le attività a cui si dedica nel corso del romanzo sono:
- sbraitare contro tutti, tranne contro Viandante/Melanie
e Jamie;
- minacciare chiunque di sparargli;
- ripetere una frase fatta che suona come “questa è casa
mia (ma non era una grotta?!) e qui comando io”;
- scomparire nel nulla nella seconda parte del romanzo
tranne che per qualche comparsa.
JARED è il fidanzato di Melanie, che vuole
uccidere Viandante perché occupa abusivamente il corpo di Melanie (anzi, il
corpo di Jared, perché il corpo di Melanie, secondo la sua ottica, non
appartiene a Melanie, ma a lui). Le attività alle quali si dedica sono:
- picchiare Viandante/Melanie;
- fare rifornimento di cibo;
- pretendere che Viandante stia con lui perché vive nel
corpo di Melanie e Jared ritiene che il corpo di Melanie sia una sua proprietà;
- essere visto come un santo da Melanie.
JAMIE è il fratello adolescente di Melanie ed è un
personaggio infantile che si ritiene maturo (dejà-vu: questo somiglia vagamente
a Jacob). Il suo ruolo è quello di:
- adorare Melanie;
- adorare Viandante;
- ferirsi accidentalmente con un coltello e rischiare di
morire.
IAN è un collaboratore di Jeb che, in occasione di
uno dei suoi primi incontri con Viandante, tenta di strangolarla. Il suo ruolo
consiste in:
- tentare di uccidere Viandante e poi innamorarsene;
- essere difeso da Viandante, che ritiene normale che lui
abbia tentato di strangolarla;
- avere scatti d’ira improvvisi nel corso dei quali
picchia chiunque abbia intorno, non si sa bene perché;
- nel capitolo successivo fare comunella con quelli che
ha picchiato tre pagine prima;
- sostenere che, dato che la mente di Viandante controlla
il corpo di Melanie, il corpo di Melanie non appartiene a Jared ma a lui;
- essere adorato da chiunque perché... non c’è un perché.
KYLE è il fratello di Ian, descritto come quasi
identico a lui, tranne che mentre Ian è un tipo puccioso(?) con una voce dolce,
Kyle parla con tono arrogante. Il suo ruolo è quello di:
- sbraitare;
- tentare di uccidere Viandante e rischiare di morire nel
frattempo;
- essere salvato da Viandante;
- farsi minacciare col fucile da chiunque;
- farsi picchiare da chiunque;
- rischiare di farsi catturare dagli alieni ogni volta in
cui mette il naso fuori dalle grotte;
- ripensare alla sua compagna catturata dagli alieni, nel
corpo della quale è probabilmente stata impiantata una larva;
- avrebbe anche lo scopo di farsi odiare dai lettori, o
almeno credo che la Meyer l’abbia concepito così, ma nel mio caso mi ha fatto l’effetto
opposto.
Altre comparse degne di menzione sono:
- DOC, il medico, che viviseziona corpi nei quali
sono impiantati alieni;
- WALTER, un malato terminale che ha ormai perso
la lucidità e crede che Viandante sia la sua defunta moglie, per poi morire a
sua volta;
- MAGGIE e SHARON, madre e figlia, due
cugine di Melanie che detestano Viandante anche quando tutti gli altri prendono
ad adorarla;
- WES, il cui unico ruolo è quello di essere
ucciso dalla Cercatrice di Viandante;
- la Cercatrice, che ha il ruolo appunto di
cercare Viandante e di uccidere Wes, nonostante gli alieni abbiano un’indole
non violenta per natura.
Inizialmente Viandante viene tenuta prigioniera, ma poi
Jeb e Jamie iniziano a sospettare che ci sia Melanie ancora dentro di lei e
decidono che non può morire, ma che non può nemmeno andarsene dove le pare,
perché deve rimanere con loro... non si sa bene perché. Dopo poche settimane,
però, Viandante, che viene denominata Wanda perché ritengono tutti che il nome
da aliena sia un nome assurdo, viene integrata nella vita della comunità, che
può essere descritta nella maniera seguente:
- per circa trecento pagine, tutti non pensano ad altro
che a coltivare ortaggi, a lavare indumenti e a cucinare;
- in queste circa trecento pagine, più o meno un capitolo
sì e un capitolo no Jeb minaccia di sparare a qualcuno;
- passate le trecento pagine di cui sopra, tutti si
dimenticano di coltivare l’orto e iniziano a organizzare partite di calcio per
un centinaio di pagine;
- nella parte successiva finalmente permettono a Wanda di
uscire dalle grotte per partecipare alle “missioni” nel corso delle quali si
procurano cibo e medicinali;
- per tutta la durata del romanzo a intervalli regolari
di circa dieci pagine qualcuno (generalmente Ian o Jared) prende a pugni
qualcun altro (generalmente Kyle).
In tutto questo c’è anche da occuparsi della vita
sentimentale di Viandante. Difatti, a causa dell’influenza di Melanie, in un
primo momento Viandante inizia a provare attrazione nei confronti di Jared,
dato che Melanie non fa altro che pensare a quanto Jared sia l’uomo della sua
vita.
Le due conversano anche tra di loro, con il pensiero, in
proposito, su ciò che le spinge verso di lui. Il dialogo è più o meno il
seguente:
MELANIE: “Sai, un tempo Jared non mi picchiava ogni volta
in cui mi vedeva e si comportava gentilmente con me...”
WANDA: “Ma se ti avesse picchiata anche una volta, l’avresti
amato lo stesso?”
MELANIE: “Non lo so, ma credo di sì, perché io appartengo
a lui.”
Successivamente Wanda, che sostiene di non concepire la
violenza, si innamora nientemeno che di Ian, che in occasione del loro secondo
incontro aveva tentato di ucciderla strangolandola e aveva desistito, se non
ricordo male, perché qualcuno gli aveva puntato un fucile addosso. Da quel
punto in poi si apre una diatriba che coinvolge tutta la comunità, per decidere
se il corpo di Melanie sia una proprietà di Ian o di Jared. Qualora risultasse
una proprietà di Ian, il corpo verrebbe lasciato a Wanda, qualora invece
risultasse una proprietà di Jared, Wanda si farebbe uccidere tramite
vivisezione e il corpo resterebbe a Melanie. Tutto ciò comporta che Wanda
riveli il proprio segreto: in realtà le larve possono essere estratte anche
senza ucciderle e infatti, dopo una vera e propria carneficina di larve,
finalmente propone un accordo, ovvero quello di ibernarle e di spedirle su un
altro pianeta perché possano vivere una nuova vita impiantate su qualche altro
essere.
Infatti è la sorte che subisce la Cercatrice dopo avere
ucciso Wes: viene sedata, le viene estratta la larva e si scopre che l’umana
proprietaria del corpo era ancora dentro di lei! A quel punto tutti iniziano a
rapire alieni impiantati per separare i corpi dalle larve che hanno al loro
interno e, sorpresa! Kyle decide di andare a riprendersi la sua fidanzata, ora
occupata da un’aliena venendo pesantemente criticato da tutti per questa
ragione. Infatti chiunque altro rapisce alieni/umani e va bene, lo fa Kyle e
immancabilmente inizia a non andare più bene. Non c’è che dire, questo romanzo
è molto politically correct.
Nel finale Wanda decide che vuole sacrificarsi per il
bene di Melanie, della quale è diventata molto amica, e che vuole morire. Chiede
quindi l’aiuto di Doc senza comunicare a Ian le proprie intenzioni. Quando Ian
scopre le intenzioni di Wanda ha uno dei suoi soliti scatti d’ira dove picchia
chiunque senza una ragione ben precisa, e finalmente di nascosto da lui Wanda
va a farsi operare... ma Doc non mantiene gli accordi e, invece di uccidere la
larva-Wanda, la iberna per poi impiantarla in un corpo la cui umana non dà più
alcun segno di vita così come non dava più segni di vita la fidanzata di Kyle
(nella quale viene di nuovo impiantata l’aliena Sole, che di Kyle si è
innamorata, ricambiata - anche se Kyle aspetta che la sua vera fidanzata torni
a farsi viva, non si sa se per un menage a troix o perché voglia davvero far
espiantare di nuovo Sole).
Wanda è quindi ora nel corpo di una ragazzina e le sue
principali preoccupazioni sono due:
- i capelli biondo tiziano non sono altrettanto fighi
quanto quelli neri di Melanie;
- la ragazzina è meno atletica e in quel nuovo corpo
riuscirebbe al massimo a fare due chilometri di corsa e poi dovrebbe fermarsi...
WHAT THE FUCK?! Tu fai due chilometri di
corsa e hai il coraggio di dire che sei poco atletica?!
Ian naturalmente la ama comunque, anche se adesso è una
ragazzina, e la situazione si risolve: ora il corpo di Melanie appartiene a
Jared e il nuovo corpo di Wanda appartiene a Ian, senza che nessuna donna si
permetta di poter insinuare di non essere di proprietà assoluta di un uomo.
Nell’epilogo Jared, Ian, Wanda e Jamie escono in “missione”
e incontrano un altro gruppo di umani che hanno con loro un alieno impiantato. Quest’ultimo
nell’ultimo paragrafo stringe la mano a Wanda e scambia con lei un paio di
battute sul fatto che la Terra sia il mondo più strano che abbiano avuto modo
di vedere.
Visto che nei romanzi di questo genere a chiunque basta
scambiare due parole con una persona del sesso opposto per innamorarsene, ho il
timore che nel seguito che uscirà a breve(?) la Meyer abbia deciso di fare
innamorare questo tizio di Wanda.
Valutazione
finale: 2,5/5
Il romanzo è più coinvolgente ed emozionante della serie
di “Twilight”, ci sono molte meno saghe mentali ed è scritto in modo migliore,
ma non posso fare a meno di riscontrare che:
- proprio come “Twilight” sembrava propaganda a favore
dello stalking, “L’Ospite” sembra propaganda a favore della violenza domestica,
che evidentemente secondo la Meyer deve essere accettata dalle donne, in quanto
avviene per il loro bene;
- seppure Wanda non sia una vera e propria Mary Sue,
Melanie indubbiamente lo è, ma fortunatamente è meno presente di quanto si
potrebbe pensare;
- la Meyer ancora una volta vuole influenzare i lettori,
facendo percepire certi personaggi come buoni e certi personaggi come cattivi,
è questo il caso di Kyle che, seppure non si comporti in modo tanto diverso
dagli altri (come gli altri tenta di uccidere Wanda solo che, a differenza
loro, impiega più tempo per ravvedersi nei suoi confronti) viene visto come un
personaggio totalmente negativo;
- le millemila risse e minacce con armi da fuoco che si
susseguono nel corso del romanzo rendono i personaggi coinvolti piuttosto
grotteschi e ridicoli;
- non da ultimo, deve uscire un seguito di quello che è
un romanzo autoconclusivo...e la sensazione che serva solo per allungare il
brodo è predominante.