lunedì 9 settembre 2013

Recensiamo qualcosa di serio... "1984" di George Orwell

Dopo avere passato troppo tempo a recensire letture non impegnate (cosa che comunque prima o poi riprenderò a fare XD) voglio ora occuparmi di un classico: "1984" di George Orwell, romanzo fantascientifico scritto nel 1948.

AMBIENTAZIONE
Siamo in un futuro surreale in cui il mondo è suddiviso in tre superpotenze, in costante guerra l'una contro l'altra ma che al proprio interno non sono poi così diverse l'una dall'altra (e sono ispirate alla Germania nazista e all'Unione Sovietica stalinista).
Il mondo è, di fatto, governato dal Grande Fratello, un'entità che nessuno ha mai conosciuto di persona, ma che viene rappresentato su manifesti "pubblicitari" al quale la popolazione è costantemente esposta.
La società è divisa in tre ceti:
- "membri del partito interno", ovvero la classe dirigente;
- "membri del partito esterno", ovvero il ceto medio, strettamente dipendente dalla volontà del partito interno e rigidamente controllato - a queste persone non è consentito sposarsi, avere figli o avere altri legami familiari;
- i "prolet", ovvero gli appartenenti al ceto più povero, sui quali il controllo esercitato dalla classe dirigente è minore - a condizione che siano pressoché indifferenti nei confronti di quello che succede nel mondo e ai vertici della società, hanno una maggiore libertà, a loro è concesso avere una famiglia o dei legami e il controllo a cui sono sottoposti è meno rigido.

TRAMA
Winston Smith è un membro del partito esterno, il suo lavoro consiste nel modificare vecchi articoli di giornali e distruggere le copie originali, in modo che la storia possa essere riscritta secondo le volontà del partito interno.
Si ritrova a interagire con il funzionario O'Brien, che vede come una sorta di mentore, e con Julia, una ragazza che come lui appartiene al partito esterno.
Winston e Julia iniziano una relazione, nonostante questo sia vietato dal Partito, riconoscendo entrambi la necessità di non perdere la propria "umanità", che invece il resto della società sta perdendo, adeguandosi alle imposizioni.
Entrambi decidono di entrare nella Fratellanza, un'organizzazione segreta che in apparenza ha lo scopo di contrastare la dittatura. In realtà quest'organizzazione è stata creata ad hoc dai vertici dello Stato, in modo da poter controllare i sovversivi.
Winston e Julia vengono quindi incarcerati e torturati, allo scopo di imprimere nelle loro menti il Bispensiero, ovvero la capacità di sostenere, essendo convinti che sia la verità, qualcosa di cui si è inconsciamente consapevoli che sia falso, il meccanismo su cui si basa l'intera società.
Nel finale troviamo Winston che ha assimilato il bispensiero e che si convince di amare il Grande Fratello.

STRUTTURA
Il romanzo è molto breve e scorrevole, si legge molto in fretta e senza difficoltà. Soltanto il finale è, per i miei gusti, un po' troppo aperto. Non si capisce molto facilmente, infatti, quale sia il vero destino di Winston nel finale, ovvero se sia sopravvissuto o se sia stato condannato a morte e si sia convinto della propria colpevolezza. Per quanto mi riguarda io sono più per la prima ipotesi, da come l'ho interpretato, ma c'è chi sostiene la seconda.

VALUTAZIONE: 5/5
Discorso del finale a parte (probabilmente voluto dall'autore) non noto alcuna pecca in questo romanzo. L'ho trovato una lettura seria ma allo stesso tempo molto piacevole. Chiaramente lo consiglio a tutti coloro che non l'avessero ancora letto.

Nessun commento:

Posta un commento