giovedì 6 novembre 2014

Recensione: i primi tre romanzi della serie "Shadowhunters, the Mortal Instruments" di Cassandra Clare

Era da un bel po’ di tempo che non mi concentravo su qualche lettura strappalacrime per adolescenti in cui ci fosse qualche quindicenne rommmmmantica pronta a gettare al vento la propria vita per il suo grande ammmmmmmore, generalmente dieci minuti dopo averlo conosciuto. Se non altro, e questo posso dirlo, con queste letture non è andata così e, seppure ci sia un grande ammmmmmore che nasce magicamente dal nulla, se non altro: 1) il grande ammmmmmmore occupa una parte marginale, 2) la protagonista non si innamora di uno stalker, 3) mentre sta per essere uccisa, la protagonista non si mette a pensare a quanto sia fashion il suo amato.
Oggi è il quarto giorno della prima di due settimane di ferie e, dopo avere incominciato a leggere lunedì sera la serie “Shadowhunters, the Mortal Instruments” di Cassandra Clare, mi ritrovo ad avere finito i primi tre romanzi:
1) Città d’ossa (2007);
2) Città di cenere (2008);
3) Città di vetro (2009).

Gettiamoci subito nel mondo degli Shadowhunters, pronti a scoprire che il mondo è diviso in tre categorie di persone:
1) i mondani, AKA gente del mondo, che ignorano di non essere gli unici e che vivono nel mondo reale (in questo contesto, la New York dei giorni nostri);
2) i Cacciatori / Shadowhunters / Nephilim: sono mortali con sangue angelico che scorre nelle loro vene, che combattono contro i demoni;
3) i Nascosti (fate, stregoni, vampiri e licantropi): hanno sangue demoniaco nelle loro vene, ma discendono dagli umani e, in quanto tali, diversamente dai demoni possiedono un’anima, perciò i Cacciatori non li combattono, a meno che non stiano dalla parte del male.



Trama
Clary ha 16 anni, vive con la madre Jocelyn e non ha mai conosciuto il proprio padre. Simon è il suo migliore amico, porta gli occhiali, gioca a scacchi e suona in una band scolastica, quindi è un nerd. I due vanno insieme in un locale, il Pandemonium, in cui Clary vede gente con strani tatuaggi mentre uccide un ragazzo che, non appena è morto, scompare nel nulla. È l’unica testimone: gli altri, compreso Simon, non hanno visto quelle persone.
Qualche giorno dopo, in seguito a una lite con la madre, che non le dà spiegazioni sul loro imminente trasferimento, Clary esce insieme a Simon e, mentre è fuori, riceve una telefonata da Jocelyn (che poi sparirà nel nulla), che la prega di non tornare a casa: Clary torna e soltanto l’intervento del “killer” visto nel locale la salva dall’attacco di una creatura soprannaturale. Il killer è Jace, un Cacciatore alquanto scorbutico ma affascinante, che nel locale ha ucciso un demone che appariva in forma umana. La porta all’Istituto, luogo in cui vivono i Cacciatori, dove Clary farà la conoscenza dei suoi fratellastri Alec e Isabelle oltre che il loro tutore.
Clary si ritrova improvvisamente catapultata, e Simon con lei, in un mondo che non conosceva: anche sua madre era infatti una Cacciatrice, che lasciò gli Shadowhunters per sfuggire al suo ex marito, un Cacciatore assetato di potere che voleva eliminare tutti i Nascosti e abbattere il Conclave, istituzione che governa i Cacciatori. L’ex marito Valentine è il padre di Clary ed è stato lui a rapire Jocelyn, nel tentativo di trovare uno degli “strumenti mortali”, la coppa in cui fu versato il sangue dell’Angelo Raziel e coloro che ne bevvero il sangue divennero Shadowhunters. In questo modo vuole creare dei propri Cacciatori per costituirsi un esercito, per poi proseguire nella ricerca degli altri strumenti mortali: una spada angelica e uno specchio che nessuno sa cosa sia e dove sia.
A peggiorare la situazione, dopo essersi legata a Jace, Clary scoprirà che anche lui è figlio di Valentine e per dimenticarlo cercherà di allacciare una relazione con Simon che durerà finché lui non si accorgerà che Clary è di fatto innamorata del proprio fratello. Simon rimarrà comunque al suo fianco, specie dopo che a causa di un “incidente” accaduto nel secondo romanzo si trasformerà in un vampiro.
Contrastare lo spietato Valentine si rivelerà difficile per i dissapori interni al Conclave, ma nel terzo romanzo si giungerà a un accordo e i Cacciatori (tra cui la madre di Jocelyn, uscita dallo stato di coma in cui era volontariamente sprofondata per sfuggire a Valentine) e i Nascosti (tra cui il licantropo Luke, amico inseparabile di Jocelyn che ha fatto da padre a Clary, presenza costante di tutti e tre i romanzi) si alleeranno contro Valentine, ormai pronto a tutto per sferrare il proprio attacco ed eliminare una volta per tutte gli Shadowhunters... ma c’è qualcosa che Valentine non può sottovalutare, ovvero che Jace e Clary hanno poteri maggiori rispetto a tutti gli altri Cacciatori, a causa di un’azione da lui stesso intrapresa...

I personaggi principali
CLARY: è una 16enne abbastanza indipendente, inizialmente un po’ troppo stressata da una madre troppo assillante che sembra nasconderle qualcosa. È molto legata a Luke, amico della madre, e al proprio amico Simon, che conosce fin dalla prima infanzia. Scoperto di essere una Cacciatrice, affronta fin da subito la situazione, senza mai piangersi addosso. Per intenderci, non è come Bella Swan, ma è una badasssss!
SIMON: grande amico di Clary, è segretamente innamorato di lei da sempre, ma è consapevole del fatto che lei lo consideri solo un amico. Pur essendo il “classico nerd”, a mio parere è un personaggio ben caratterizzato, proprio per il suo essere simpaticamente nerd.
JACE: è un Cacciatore più grande di Clary di appena un anno, da sempre è stato addestrato nel combattimento, dove eccelle. È un ragazzo scontroso, rimasto orfano quando era ancora bambino e poi adottato dalla famiglia Lightwood.
ALEC: è il più vecchio dei fratelli Lightwood, ha 18 anni, ha frequenti sbalzi di umore e in un primo momento tratta malissimo Clary e Simon. È segretamente innamorato di Jace, che però ignora la sua omosessualità. Successivamente allaccerà una relazione con Magnus Bane.
ISABELLE: è una gnokka stronza che in fin dei conti non si rivela neanche poi così stronza... è semplicemente un po’ invidiosa della vita dei mondani, perché seppure non abbia mai conosciuto altra vita oltre la sua le pesa la situazione di costante pericolo a cui la sua famiglia è esposta.
MAGNUS: è uno stregone dai lineamenti asiatici ed è... mhm... un mito? Posso definirlo con questo termine? Direi di sì. I Cacciatori lo chiamano ogni volta in cui ha bisogno e lui accorre sempre, con la scusa che lo pagano o per amore di Alec. In realtà sembra che sia seriamente interessato al destino dei protagonisti.
VALENTINE: tutti lo credevano morto da 15 anni, ma in realtà non è affatto morto ed è tornato con la speranza di poter finalmente realizzare le sue ambizioni. È un uomo arrivista e disposto a tutto, ma in qualche sprazzo dimostra di non essere del tutto immune dal provare sentimenti. Purtroppo i sentimenti negativi sono più di quelli positivi...
LUKE: amico inseparabile della madre di Clary, da sempre innamorato di lei, era un Cacciatore prima di essere contagiato dal morso di un licantropo e di divenire un Nascosto. Ha l’aria trasandata, è sempre stato seriamente legato a Clary e da molti anni non vive più tra i Nascosti ma si finge un mondano.

Struttura
Contrariamente a molte serie urban fantasy, in questa i romanzi hanno un inizio e una fine ben definita e il secondo e il terzo sono semplicemente sequel: per intenderci, non troviamo una scena che si spacca a metà tra un libro e l’altro.
In ciascun romanzo i capitoli sono piuttosto lunghi e spesso ci sono stacchi dalle vicende di un personaggio a quelle dell’altro. In certi casi ho trovato che la suddivisione dei capitoli e, peggio ancora, il titolo attribuito a ciascuno di loro, non fossero poi così azzeccati.
I romanzi sono narrati in terza persona e il punto di vista prevalente è quello di Clary, anche se si alternano, specie nel terzo romanzo, i punti di vista di più personaggi, che però sono sempre gestiti in modo molto ordinato e coerente.

Valutazione finale: 4,5/5 (ma solo arrotondando per eccesso!)
Questi romanzi li ho trovati QUASI al livello di “Shadowhunters - le Origini”, e credo che il quasi dipenda da una spiacevole osservazione di Clary nel secondo romanzo (mi ha urtato i nervi un suo pensiero, specie da parte di un personaggio come lei: durante una discussione con Jace, pensava che lui volesse picchiarla, e paragonava l’eccitazione di quel momento all’eccitazione sessuale, cosa che mi è sembrata molto legata all’“indottrinamento” classico degli young adult, in cui si lascia spesso velatamente intendere che l’uomo che commette abusi sulla donna lo fa perché lo ama e lei lo deve non solo giustificare ma anche ringraziare per l’amore che le dimostra in tal modo) oltre che dal fatto che nessuno dei personaggi maschili sia intrigante tanto quanto Jem!
Sono curiosa di sapere come proseguirà la serie, anche perché il terzo romanzo mi sembrava abbastanza autoconclusivo (tranne per il fatto che, nell’epilogo, Clary ha provato un senso di familiarità nel vedere una sconosciuta con capelli castani chiari che parlava con Magnus, di cui non ci è stato detto più nulla - ho un sospetto su chi possa essere, avendo già letto Le Origini) e voglio vedere che cosa si sia inventata la Clare per proseguire...
Stay tooned, perché prima o poi arriverà un’altra recensione! ;-)


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