venerdì 25 gennaio 2013

Recensione di "La collezionista di ricette segrete", Allegra Goodman

Oggi ho deciso di recensire un romanzo che ho letto la scorsa estate in spiaggia; dopo che mi era stato regalato da una cara amica per il mio ventiquattresimo compleanno. L’autrice è Allegra Goodman – di cui purtroppo non so dirvi niente, dato che non l’avevo mai sentita nominare prima di leggere il suddetto romanzo – e il titolo è “La collezionista di ricette segrete”.
Si ricorda che questa recensione è realizzata tenendo conto del mio punto di vista e che esso non vuole influenzare nessuno.

Prima impressione
Il titolo è abbastanza in linea con quello originale, “The cookbook collector”, anche se, in effetti, a guardarci con attenzione potrebbe essere non troppo azzeccato. Di fatto mi dà un po’ l’impressione di essere un libro di cucina, e in effetti è vero che parte della trama è incentrata su libri di ricette, ma è anche vero che, dall’altra parte, ci sono tante altre cose. In particolare, se il titolo è riferito a una delle due protagoniste, dall’altro lato il romanzo si sarebbe potuto chiamare “La titolare di un’impresa informatica emergente”, senza che fosse meno azzeccato alla trama.

La trama in breve
Il romanzo segue in modo abbastanza lineare la storia di due sorelle lungo due anni e mezzo, dall’autunno del 1999 alla primavera del 2002.
A loro si intrecciano le vicende di altri personaggi, ma le protagoniste assolute sono Jessamine, studentessa di filosofia, e la sorella maggiore Emily, giovane titolare di un’impresa informatica che arriva ad arricchirsi in maniera considerevole grazie alla crescita dei mercati finanziari che ha accompagnato la fine degli anni ’90.
Le loro storie, a dire la verità, si intrecciano soltanto a malapena: Jessamine è una ragazza forse un po’ sconclusionata, che lavora in un negozio di libri, suscitando l’interesse del titolare ormai quarantenne, affascinato da lei che però, per molto tempo, preferisce la compagnia di giovani altrettanto – se non di più – sconclusionati, e la situazione tra i due cambierà molto quando si ritroveranno a dover valutare una collezione di libri antichi di ricette; Emily vive da tutt’altra parte, è una donna in carriera fidanzata con un giovane imprenditore, sembra che la sua vita sia incentrata sul successo professionale, almeno finché il crollo dei mercati all’inizio del ventunesimo secolo non la mette di fronte alla realtà.
Le vicende si susseguono presentandoci una Jess impulsiva ed emotiva e contrapponendola a una Emily estremamente razionale, che però sul finale, dopo la drammatica perdita di una persona cara, finirà per fare affidamento sulla sorella minore, che si rivelerà ben meno sconclusionata di quanto poteva sembrare.

Struttura e testo
Il romanzo è strutturato in otto parti suddivise ciascuna in capitoli – in numero variabile tra l’una e l’altra – molto basate sugli eventi capitati tra il 1999 e il 2002 nel mondo.
Di fatto non è una struttura poco azzeccata, però a mio parere sarebbe più adatto se fosse Emily la protagonista assoluta. La storia di Jessamine, infatti, mi sembra essere ben poco legata ai mutamenti economici, politici e sociali e, a uno sguardo attento, sembra che la struttura dei capitoli non ne tenga molto conto. Forse l’autrice voleva mostrare un intreccio, altrimenti non tanto evidente, tra la vita delle due sorelle. Purtroppo, però, se il suo intento era questo io non l’ho colto.
Si tratta comunque, a mio avviso, di un romanzo avvincente: è lungo quasi 500 pagine, eppure non mi è mai venuta voglia di lasciare la trama a metà.
Il fatto che la storia delle due sorelle sia costeggiata da eventi storici e sociali recenti è comunque un punto a favore... anche se va detto che il mio è un parere da laureata in economia. Di fatto una persona che non ha fatto i miei studi e che non si è mai interessata di investimenti, potrebbe non saperne mezza dei cicli della congiuntura economica di fine anni ‘90/ inizio anni ’00 e trovare quegli accenni di una noiosità mostruosa, allo stesso modo in cui io ho mostrato poco interesse per i libri di ricette di Jessamine e del suo datore di lavoro.

I personaggi
Credo che, a prescindere da quanto detto in precedenza a proposito di trama e struttura, il vero punto debole del romanzo siano i personaggi. Jessamine ed Emily sono ben strutturate, è vero, ma non bisogna sottovalutare che non sono gli unici personaggi del romanzo.
A mio parere, dal punto di vista dei personaggi, il romanzo è troppo dispersivo, specie per quanto riguarda quelli che ruotano intorno a Emily. Vengono infatti mostrati stralci di vita quotidiana di personaggi che ruotano intorno a Jess e intorno a Emily... ma di fatto queste digressioni mi sembra che portino poco lontano. È vero, è passato qualche mese da quando ho letto questo romanzo, però dandogli una rapida sfogliata la mia impressione è che, ahimè, di questi personaggi aggiuntivi mi sia rimasto in mente ben poco. Forse una concentrazione maggiore sulle due protagoniste sarebbe stata preferibile e avrebbe reso il romanzo meno dispersivo.

Veniamo comunque alle due sorelle.
JESSAMINE: ha ventitré anni, all’inizio del romanzo, è una studentessa di filosofia – poco interessata agli studi, da quanto si vede – e lavora in un negozio di libri. Si perde dietro cause di dubbio interesse e dietro ad amici pseudo-hippy che incentrano la loro vita sul problema dell’abbattimento delle sequoie e che se la filano a malapena, sembra non avere particolari punti di riferimento nella vita, ma poi si dimostra, sul finire del romanzo, responsabile al punto tale da occuparsi della sorella, con la quale era in contatto, ma con cui comunque i rapporti non dovevano essere così tanto intimi, dato che vivevano a migliaia di chilometri l’una dall’altra.
EMILY: ha ventotto anni, all’inizio, ed è a capo di un’impresa che, grazie al boom delle imprese attive in rete avvenuto alla fine degli anni ’90, riesce a ottenere un rapido successo. Al contrario della sorella è più orientata verso la vita professionale piuttosto che verso il resto, prende il lavoro molto sul serio, ma tende a sottovalutare le relazioni umane, come ad esempio si intuisce nel dubbio legame che ha con il suo fidanzato (con il quale ad un certo tratto finisce per parlare di lavoro durante l’intimità) a sua volta imprenditore di successo. Emily sembra una persona sempre razionale, ma in un momento per lei difficile viene fuori la sua vera essenza e si evince che, di fatto, Jessamine ed Emily non sono l’una l’opposto dell’altra tanto quanto sembrava all’inizio, ma nelle due convivono lati razionali e lati irrazionali, che emergono a seconda dei momenti.

Valutazione: 3/5
Vi consiglio di leggere questo romanzo soltanto se vi piacciono romanzi drammatici con protagoniste femminili – o almeno se non trovate troppo soporifero questo genere di storie. Inoltre, altro dettaglio da non sottovalutare, se non avete idea di che come funzionino le imprese quotate e i mercati finanziari, questo romanzo fa lunghi accenni a questi argomenti e potrebbe essere noioso per chi non avesse il minimo interesse per l’economia e per la finanza.
Concludo aggiungendo che forse è preferibile prendere questo romanzo a piccole dosi. Se ogni giorno, ad esempio, dovete fare un tratto di una mezz’oretta in autobus o in treno per andare a scuola/ all’università/ al lavoro, potrebbe essere quello il momento ideale per dedicarsi alla lettura... a condizione, ovviamente, che troviate un sedile libero e che non dobbiate farvi il viaggio in piedi!

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