martedì 26 febbraio 2013

Recensione: “Quando il diavolo ti accarezza”, Luca Tarenzi


Un sentito grazie a Dany, che mi ha passato il titolo di questo romanzo e mi ha suggerito di leggerlo: ci hai visto giusto, è stata una lettura molto piacevole!

Sono pronta con la recensione di un romanzo paranormal-romance italiano, come da titolo, appunto. Ricordo per l’ennesima volta, anche in occasione di questa recensione, che questo post è scritto con il mio punto di vista e che non deve essere inteso come vincolante per nessuno.

Prima impressione
Devo ammettere che più che titolo e copertina a spingermi verso questo romanzo è stato essenzialmente il suggerimento del già citato Dany. A lettura ultimata però non posso fare a meno di dire che la scelta del titolo è stata ottima, anche se si riferisce soltanto a una battuta pronunciata da un personaggio secondario.

La trama in breve
Arioch è un demone apparentemente evocato per uccidere da un gruppetto di bimbiminchia che giocano a fare i satanisti, Lena è una studentessa universitaria sempre a corto di soldi con un ex fidanzato tossicodipendente che la tormenta in cerca di denaro.
I due si incontrano quando Sofia, la migliore amica di Lena, si precipita in stato di trance davanti alla stazione centrale di Milano, e Lena, preoccupata per lei, la insegue. Davanti alla stazione, però, sta andando in atto un duello tra un immenso angelo e Arioch. È proprio l’improvvisa comparsa di Lena a cambiare le sorti dello scontro, Arioch sconfigge l’angelo e si salva.
Lena decide di portare Arioch in casa sua e di curarlo; e quando scopre che lui è stato evocato per uccidere Sofia, che sembra nascondere un segreto legato alla propria nascita, decide di fermarlo, consapevole che non sarà facile.
In queste vicende si incrociano le storie di molti personaggi; eventi in apparenza non interconnessi tra loro rivelano essere collegati da un’unica linea di fondo, che condurrà a un finale per certi versi inaspettato.

Struttura e testo
Il testo va avanti scorrevole dal primo all’ultimo capitolo, permettendo al lettore di saltare dal punto di vista di un personaggio a quello di un altro nel corso della narrazione. Questa si rivela a mio parere un’arma a doppio taglio: da un lato è ottima questa decisione, che permette di dare una visione più ampia della storia, ma devo rimarcare come nei primi capitoli soprattutto il lettore possa sentirsi un po’ spaesato, saltando da un personaggio all’altro (e i personaggi non sono pochi).
È sicuramente ottima a mio parere la suddivisione in capitoli per cui l’autore ha optato, e la mia impressione è che le vicende occupino il giusto spazio: per intenderci la narrazione non è né troppo veloce né troppo lenta, ma è ben equilibrata con la storia narrata.

I personaggi
Mi concentro su quelli principali, in quanto, come ho già preannunciato, sono davvero tantissimi quelli che fanno la loro apparizione nel corso della storia.

LENA: studentessa universitaria ventenne, è una dei protagonisti assoluti del romanzo. È una ragazza determinata, ma anche alquanto avventata: non si spiega in altri termini la sua decisione di portarsi a casa un demone e di incatenarlo al letto!
ARIOCH: è un demone, ma di demoniaco con il passare del tempo inizia ad avere ben poco... La ragione è semplice e, se e quando leggerete il romanzo, probabilmente vi farà anche un po’ sorridere; ciò non toglie che quel particolare tratto abbia costituito un colpo di scena niente male.
AZAZEL: è un demone che vive sulla Terra da duecento anni (a questo proposito un suo scambio di battute con Lena è il seguente: “Che cosa ci fai sulla Terra da due secoli?”, “Sono in vacanza”) e che Arioch chiama in suo soccorso. È presente molto a lungo nella parte centrale, mentre successivamente finisce per passare in secondo piano.
KHALED: mediorientale che lavora in un negozio di kebab, si rivela fin da subito non essere un semplice essere umano; può infatti captare le voci degli angeli sulla Terra e, seppure sia una personaggio relativamente secondario, sul finale si rivelerà fondamentale.

Preferisco non aggiungere altro sugli altri personaggi che si incontrano nel corso del romanzo, perché finirei per spoilerare più del dovuto.

Valutazione: 4/5
Secondo me questo romanzo merita, in quanto ciò che mi ha convinto supera abbondantemente ciò che invece non mi ha convinto (prevalentemente il continuo cambio di punto di vista e il susseguirsi di un numero forse troppo vasto di personaggi); la trama infatti è intrigante e mai banale, ma soprattutto ricca di colpi di scena.
Ve lo consiglio? Indubbiamente sì.

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