domenica 25 agosto 2013

MAXI-RECENSIONE: la serie di "Twilight" di Stephenie Meyer (post 1/2)

Dato che è piuttosto lunga, questa recensione è stata spezzata in due parti.

Dovevo scrivere questa recensione un mese fa, invece il caso ha voluto che mi capitasse di rimandare, rimandare, rimandare... e a dire la verità non è l’unica recensione che ho rimandato. Comunque è giunto il momento di dare sfogo ai miei pensieri e di recensire una serie paranormal romance di cui molto probabilmente avete sentito parlare. Nel caso non ne abbiate sentito parlare, è molto probabile che abbiate trascorso la vostra vita non sulla Terra bensì su Origine, il pianeta delle larve citato in un altro romanzo di questa autrice.
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Autrice?
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Ho seri dubbi che una donna possa avere una visione della donna come quella che la Meyer ci tiene tanto a trasmettere, ma prendiamo per buona la sua identità.

Ebbene sì, sto parlando di Stephenie Meyer e la mia maxi-recensione riguarda nientemeno che la serie di “Twilight”, uscita già da alcuni anni, di cui sono stati prodotti anche millemila film (sono più dei libri, per quanto questo possa essere inquietanti) il cui scopo era ovviamente smentire le parole dell’autrice. Nei romanzi Edward Cullen viene descritto come un ragazzo attraente, nei film... va beh, lasciamo stare, l’aspetto esteriore di Robert Glitter Pattinson è irrilevante.



La serie è composta da quattro romanzi:
1) Twilight (tradotto: Crepuscolo);
2) New Moon (tradotto: Luna nuova);
3) Eclipse (tradotto: Eclisse);
4) Breaking Dawn (tradotto: Alma imminente).
Esiste uno spin-off, intitolato La breve seconda vita di Bree Tanner, del quale parlerò se avrete abbastanza pazienza da aspettare il momento opportuno.

Le ragioni per cui l’ho letta, sono le seguenti:
- avevo bisogno di qualcosa da leggere in spiaggia e dei malloppi di 500 pagine erano l’ideale per trascorrere una giornata;
- una mia amica, che li lesse prima che diventassero un fenomeno di portata internazionale, me li ha prestati;
- avere letto “Twilight” è il modo migliore per rendersi conto di quali romanzi o serie urban fantasy siano una sua scopiazzatura.

Le copertine
Il mio primo pensiero, quando ho visto le copertine, è stato “queste non c’entrano un tubo con la serie”. Invece mi sbagliavo: ho avuto modo di leggere, con mia sorpresa, che le copertine hanno un significato e, dato che il significato è più interessante della serie stessa, forse è il caso di focalizzarci su di loro.
Secondo quanto dichiarato dalla Meyer:
- TWILIGHT: la mela, simbolo del peccato, rappresenta l’amore proibito, in tal caso quello tra il vampiro glitter Edward e l’umana Bella;
- NEW MOON: il tulipano rappresenta la sofferenza per amore e il petalo che cade è Edward che a un certo punto se ne va;
- ECLIPSE: il nastro rappresenta la vita di Bella, che è ancora legata, almeno in parte, alla sua natura umana per via dei legami affettivi e familiari;
- BREAKING DAWN: le due pedine rappresentano la natura umana (pedina rossa) di Bella e la successiva natura vampiresca (quella bianca) che è alle porte.


La trama
È mia intenzione descrivere la trama nel dettaglio, essendo questa serie talmente nazionalpopolare che, seppure non l’avete né letta né avete visto i film, è molto probabile che la conosciate a memoria. Quindi... let’s go! NB. Un po’ di sana ironia è d’obbligo.

In “Twilight”, primo romanzo della serie, facciamo subito la conoscenza di Bella, una liceale che, dopo il matrimonio della madre, per puro spirito di sacrificio decide di andarsene da casa sua, nonostante vada d’accordo sia con la madre sia con suo marito, per trasferirsi a Forks, la cittadina più piovosa degli USA, nella quale vive suo padre Charlie che, da quanto si evince nel corso dei romanzi, nonostante viva da solo da quando la madre di Bella lo lasciò subito dopo la nascita della figlia, non è in grado di cucinare, pulire e fare il bucato, a cui deve pensare la figlia.
Quest’ultima è una ragazza molto sensibile ed empatica e lo mette in evidenza nel momento in cui Charlie Swan le racconta che è riuscito a rimediarle un vecchio fuoristrada, di proprietà del suo migliore amico rimasto paralizzato. Bella, non facendo nemmeno una parola su quel poveraccio rimasto su una seria a rotelle, si lamenta che il fuoristrada è vecchio.
Ma il lettore si dice “magari questa è solo la sua unica lamentela”. Invece no! Bella si lamenta che nulla va come vuole lei, perché è di carnagione troppo bianca, perché o suoi capelli sono troppo castani, perché nel mondo in cui vive non esistono a quanto pare né le lampade né le tinture per capelli, perché i suoi nuovi compagni di scuola la trattano bene anche se lei è una musona, perché i suoi nuovi compagni di scuola sperano di ottenere la sua compagnia anche se loro, a differenza sua, non leggono romanzi classici e non sono avanti con il programma scolastico, perché i suoi nuovi compagni di scuola dopo essere stati ignorati per mesi smettono di trattarla gentilmente e prendono a ignorarla...
Comunque a scuola Bella nota seduti a un tavolo in mensa un quintetto di studenti trasferiti lì da poco, tutti pallidi, con gli occhi color ambra, che non mangiano mai. Si tratta dei Cullen: Edward lo stalker, Alice l’ombra dello stalker, Rosalie la stronza, Jasper l’inutile e irrilevante, Emmet l’altrettanto inutile e irrilevante...
Bella, che a quanto pare ha una passione per quelli che non se la filano mentre ritiene inferiori tutti quelli che la invitano al ballo scolastico (d’altronde ballare è un’attività che soltanto i comuni mortali svolgono, non le perfettine musone come lei), si fissa con Edward, perché è bello, perché ha una bella macchina, perché ha tanti soldi, perché è bello, perché ha una bella macchina, perché ha tanti soldi, perché è bello, perché ha una bella macchina, perché ha tanti soldi, perché è bello, perché ha una bella macchina, perché ha tanti soldi, ecc... (e con questo passano circa un centinaio di pagine di saghe mentali).
Il caso vuole che Bella, a una gita sulla spiaggia con i compagni di scuola, mentre sta ignorando i compagni di scuola si ritrovi a parlare con Jacob, figlio 15enne, peloso e iper-mega-palestrato del paralitico, che le dice che secondo una leggenda locale i Cullen sono vampiri nemici giurati degli indiani della riserva di La Push, che da vari decenni hanno comunque fatto una tregua. DUBBIO ESISTENZIALE: ma i Cullen non si erano trasferiti lì da poco? Va beh, non preoccupiamocene.
Bella naturalmente crede immediatamente alle parole di Jacob, nonostante non ci creda nemmeno lui, fa qualche sogno premonitore, fa qualche ricerca in internet (grazie al cielo non su Wikipedia) e si convince che Edward è un vampiro. E infatti lo è, ma è un vampiro figo, ricco e dolce(?), che l’ha sempre spiata entrando in casa sua di nascosto solo perché lui la ama, quindi è un vampiro buono che mangia solo sangue animale e non umano, nonostante non faccia altro che dirle di essere pericoloso (e con questo le decine e decine di pagine di saghe mentali aumentano in modo esponenziale). Alla fine però si convince, dato che Bella ha un odore molto forte (nel senso che non si lava? XD) e quindi si mette insieme a lei, la bacia con le sue labbra gelide, la fa volare per i boschi e le salva la vita innumerevoli volte, dato che a Bella basta uscire dalla porta di casa per:
- essere coinvolta in incidenti stradali o rischiare di essere investita;
- inciampare su qualsiasi cosa e, nonostante nella maggior parte dei casi la gente normale se la cavi con lividi ed escoriazioni, lei riporta quasi sempre delle fratture;
- essere avvicinata da qualsiasi genere di malintenzionato, nei confronti del quale non tenterà nemmeno un vano tentativo di autodifesa o di fuga.
Inoltre la porta a conoscere la sua famiglia di vampiri che hanno rapporti incestuosi tra di loro (sono fratelli adottivi, ma pur sempre fratelli) e Bella fa amicizia con tutti, perché loro a differenza dei compagni di classe sono fighi e ricchi, quindi rientrano nelle sue simpatie anche se non leggono romanzi ottocenteschi. La evitano solo Jasper, perché ha paura di non riuscire a controllarsi, e Rosalie perché qualunque ragazza americana che sia contemporaneamente bionda, magra, ricca e abbia una bella macchina deve essere stronza.
Ben oltre la metà del romanzo la famiglia Cullen al completo decide di dedicarsi al proprio hobby: una partita a baseball nel bel mezzo del temporale! D’altronde che cosa c’è di più normale? Quindi decidono di portare anche Bella con loro. Con le loro urla da stadio attraggono però un gruppo di vampiri nomadi. Questi sono spettinati, indossano vestiti stracciati anziché jeans di Armani, e non si spostano su delle Maserati ma a piedi o in volo. La conseguenza lampante è che, non essendo dei fighi, sono cattivi. Infatti i tre, James, Laurent e Victoria, decidono che vogliono mangiare Bella e che per farlo sono disposti a tutto. Edward allora decide che Bella deve scappare.
La fuga si svolge più o meno nella maniera seguente: in piena notte Bella informa il padre che ha litigato con Edward e che quindi vuole trasferirsi a casa della madre, mette le valigie in macchina e il padre non batte ciglio.
Durante la fuga, qualcosa va storto: Bella infatti decide di fare di testa sua e di consegnarsi, di fatto, nelle mani dei suoi assalitori. A quel punto ci prepariamo per lo scontro con James e... Bella riceve una botta in testa e sviene.
Si risveglia in ospedale, dove Edward la informa che James è morto. Bella, nel frattempo, nello scontro s’è fratturata una gamba e, dopo che James l’aveva morsa, Edward le aveva risucchiato fuori il veleno da vampiro con la quale sarebbe morta.
Nel finale Edward convince Bella a vestirsi in modo elegante, con tanto di tacchi nonostante abbia una gamba rotta, per farle una sorpresa. Bella è convinta che la stia portando da qualche parte per morderla e trasformarla in vampiro... e invece no! Edward la sta portando al ballo scolastico, ma lui è figo e quindi può farlo.

“New Moon” parte con un’altra serie di saghe mentali che s’interrompono nel momento in cui, in casa Cullen, Bella inciampa (stranamente XD) e si ferisce con un vaso di vetro. Viene medicata dal dottor Carlisle, padre adottivo di Edward, ma c’è un grosso problema: gli altri vampiri si stanno trattenendo a fatica dal saltarle addosso.
Edward decide quindi di abbandonarla, cosa che costa a Bella mesi e mesi di totale apatia, perché lei non ha interessi a parte Edward e una volta che ha perso il suo fidanzato figo e ricco nulla ha più significato per lei.
A quel punto Bella, dopo mesi e mesi di vuoto, decide che diventerà una bad-girl e che farà cose folli per assaporare di nuovo il senso della vita. Fa quindi qualcosa di estremo: compra una moto e decide di imparare a guidarla (un giorno qualcuno mi dovrà spiegare perché in qualsiasi lettura americana per adolescenti chiunque salga su una moto venga visto come un criminale O.O), facendosi insegnare da Jacob, che nel frattempo scoprirà di essere un licantropo come la maggior parte degli indiani di La Push, i cui adolescenti palestrati hanno una crescita tale da far pensare che siano imbottiti di steroidi.
Bella non è comunque lontana dai pericoli: Victoria e Laurent la raggiungono e, se Laurent non venisse azzannato dal branco dei licantropi, ancora una volta Bella sarebbe spacciata. Inoltre nel corso di questo romanzo finisce al pronto soccorso innumerevoli volte, talmente tanto spesso che ormai chi la vedeva passare per strada si dava una grattata di testicoli tanto per sicurezza.
Le cose peggiorano quando  Alice , che ha doti di chiaroveggenza, si mette in mezzo: dopo avere visto Bella tuffarsi da uno scoglio pensa che si voglia suicidare e decide di avvertire Edward. Quest’ultimo, convinto che Bella sia morta, decide di voler morire lui stesso, e siccome è immortale può morire soltanto ucciso: per ottenere questo scopo gli basterebbe sfidare i Volturi, un clan di vampiri-mafiosi che vivono in Toscana e da cui dipende il destino dei vampiri. Si esporrà quindi al sole, mostrandosi nella sua brillantezza diamantata, e finirà probabilmente al rogo.
Il problema è che il lancio di Bella era un divertimento da bad-girl e che è ancora viva e vegeta. Scappa quindi in Italia insieme ad Alice, per salvare Edward che stava per esporsi al sole, dopo una corsa contro il tempo su una Porsche gialla rubata dalla vampira-veggente.
I Volturi vorrebbero uccidere Bella o almeno trasformarla in vampiro, perché ha conosciuto il segreto dei vampiri e a loro la cosa non va giù, ma Edward li rassicura: un giorno potrà farlo lui, anche perché quello è il desiderio di Bella.
Dopo un finale a tarallucci e vino in cui tutti tornano a casa vivi, accade però un grave imprevisto: a quanto pare Jacob è il portavoce dei licantropi, e comunica a Bella che, se uno dei Cullen ucciderà o trasformerà un umano, la tregua sarà finita in quanto metterebbe la sua futura famiglia, i Cullen, contro quella del suo migliore amico Jacob. Per Bella è una pessima notizia e soltanto il finale del romanzo ci salva da ulteriori saghe mentali. Ma per questo c’è “Eclipse”...

Victoria ha deciso di vendicarsi di Edward, colpevole dell’omicidio del suo amato già nel primo romanzo, eliminando Bella. Per questo motivo ha un’idea brillante(?), che sarà svelata da Jasper (giusto per non farci dimenticare che c’era anche lui): Victoria ha deciso di trasformare numerosi umani in vampiri, facendoli diventare cosiddetti “neonati”, che seminano il terrore a Seattle. I neonati, diversamente dagli altri vampiri, non sono in grado di trattenersi di fronte al richiamo del sangue (i vampiri “adulti” che si nutrono di umani, seppure non rinuncino al piacere del sangue, hanno invece delle accortezze, come quello di non uccidere troppe persone nello stesso luogo e di prediligere, eventualmente, i luoghi in cui è meno facile che le scomparse saltino all’occhio), di conseguenza uccidono qualunque umano trovino sulla propria strada, mettendo in pericolo il segreto dei vampiri, che i Volturi custodiscono da secoli e secoli.
Questo ai Volturi non piacerà e quindi, non appena ne verranno al corrente, provvederanno a recarsi dall’altra parte dell’oceano per fare piazza pulita. La genialità del piano di Victoria mi sembra alquanto discutibile, ma lasciamo stare...
In ogni caso l’unico modo per abbattere i neonati sembra essere un alleanza tra i Cullen e i licantropi (non prima di qualche centinaio di pagine di saghe mentali di Bella, corteggiata da Jacob, di cui lei stessa è innamorata, se non fosse che i vampiri glitter sono molto più fashion dei licantropi e che non ha intenzione di abbandonare Edward)... e infatti alla fine tutto si risolve: mentre Bella si fa una lunga serie di ulteriori saghe mentali pensando a Edward e a Jacob, ma non al fatto che l’intera cittadinanza rischia di morire dissanguata, sette vampiri e una mezza dozzina di licantropi abbattono i rivali, proprio mentre sopraggiungono i Volturi, in tempo per mostrare il loro grande senso della democrazia bruciando sul rogo l’unica neonata che aveva deciso di arrendersi e di smetterla di cibarsi degli umani. Si trattava di Bree Tanner, a cui è dedicato uno spin-off fortunatamente molto più breve dei romanzi “ufficiali”, dal quale si evince che Bree non è poi così intelligente, che il finale è scontato dato che si era già visto in “Eclipse” e che questo romanzo non aggiunge nulla alla trama.

[TO BE CONTINUED...]


PARTE SECONDA: puoi leggerla QUI.

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