martedì 31 dicembre 2013

RECENSIONE: “Sunshine” di Robin McKinley

Sono qui per l’ultima recensione dell’anno 2013, che tratterà dell’ultimo romanzo che ho letto finora. Me l’ha prestato una mia cara amica, a cui se non sbaglio l’avevano regalato. Era da un po’ di anni che l’avevo visto nella sua libreria, ma non avevo mai pensato che potesse interessarmi leggerlo.
Alla fine l’ho fatto e ho deciso di recensirlo, come sta avvenendo, negli ultimi tempi, per buona parte dei romanzi che leggo (anche se, devo ammetterlo, ce ne sono alcuni che mi sarebbe piaciuto recensire ma che, tra una cosa e l’altra, non ho mai recensito).

Genere
Il romanzo è uscito nel 2003 in lingua originale e alcuni anni dopo in Italia, indovinate un po’... dopo il boom di “Twilight”.
Etichettabile come urban fantasy, dal momento che il mondo in cui è ambientato è un po’ diverso dal nostro, oserei azzardare che, se anziché essere stato pubblicato nell’epoca del boom di “Twilight” fosse arrivato nell’epoca del boom di “Hunger Games” sarebbe stato etichettato come distopico, dato che siamo in un mondo che, con la distopia, un po’ c’è imparentato.

Prima impressione
Diciamocelo francamente: ne ho abbastanza di fanciulle in pericolo con eleganti indumenti che non indosserebbero mai a un raduno di vampiri.
Sfortunatamente per me, l’impressione che la copertina c’entrasse poco e niente con il romanzo, era sbagliata...

La trama
La protagonista, detta Sunshine, che ha dei poteri che derivano dalla luce del sole (mi viene in mente il test di Mary Sue, quando chiede se il personaggio ha uno pseudonimo e se questo pseudonimo contiene spoiler su quello che accadrà... chissà perché!), ha circa 25 anni, vive nella stessa palazzina della sua padrona di casa talvolta impicciona, è fidanzata con un motociclista tatuato e lavora da anni come fornaia nella panetteria del marito di sua madre. Oltre a questo vive anche in un mondo in cui ci sono gli umani e gli “Altri”, tra cui rientrano i vampiri.
Nella prima parte del romanzo, scopriamo che:

[...]I vampiri possono vedere nell'oscurità e non cuociono il loro cibo, ma pare che gli piaccia giocare con il fuoco, forse allo stesso modo in cui gli umani si divertono a fare gare sulle auto rubate o ad attraversare un binario all'ultimo momento prima del passaggio di un treno.[...]

il mondo sembra essere suddivisibile non in “Altri” e umani, bensì in “team piromani” e “team Fast and furious”. In realtà mi pare che entrambi i “team” in questo romanzo non facciano altro che gironzolare e basta, ma va beh...
Torniamo a noi: una sera, mentre torna a casa dal lavoro, decide di andare a fare una gita notturna al lago, dove c’è una “sacca di male” che non si è capito poi così bene che cosa sia e dove viene rapita da un gruppo di vampiri capeggiato da un certo Bo.
Viene condotta in un rifugio in cui è tenuto prigioniero anche un vampiro, Con, eterno nemico di Bo. Sunshine servirebbe a sfamare Con, che però rifiuta di dissanguarla per non dare a Bo ciò che desidera. Sunshine, che discende da una famiglia di maghi (di cui ci vengono propinati numerosi flashback in cui compare la nonna, poco - o quasi per nulla - attinenti alla trama nei momenti più disparati), decide di tentare la fuga e di portare Con con sé, proteggendolo dalla luce del sole grazie ai propri poteri.
Il piano va a buon fine, Sunshine finge di non ricordare nulla... ma tra lei e Con s’è instaurato un legame che servirà a entrambi per contrastare Bo, deciso a liberarsi di loro...

Personaggi
Sinceramente non mi hanno colpita più di tanto. Gli unici che vengono un minimo approfonditi sono Sunshine e Bo.
Sunshine è una 25enne che se ne va sempre in giro con indumenti di colori sgargianti e scarpe da ginnastica e che evidentemente lo ritiene particolarmente importante, dato che in certi momenti critici (come l’essere catturata da un gruppo di vampiri o avere appena impalato un vampiro) se ne esce con pensieri che suonano come “questo vestito elegante non mi piace” o “odio questa maglia perché è nera”. Per il resto abbiamo un’idea non troppo chiara di lei, se non sul fatto che sia dannatamente ambigua con tutti quelli che ha intorno e sembri non rendersene conto.
Con è un vampiro più vecchio di Sunshine, del cui passato sappiamo ben poco, di cui non sappiamo quando sia stato trasformato e perché... in compenso sappiamo che è un individuo che fa odore di muffa e umidità, odore ritenuto gradevole da Sunshine, e che ha un aspetto da tossicodipendente. Molto realistica, quindi, l’attrazione che Sunshine prova nei suoi confronti...
Sull’attrazione che provano l’uno per l’altra, sinceramente, non ci ho capito granché. Sembra qualcosa di metafisico, a cui non possono sottrarsi per via dell’esperienza vissuta insieme. A mio parere non viene spiegato molto bene tutto ciò.

Struttura
Il romanzo è diviso in quattro parti, di lunghezza di almeno cento pagine ciascuna. Ciascuna parte ingloba il momento dei fatti, momenti di flashback e quant’altro, come un unico calderone.
È inutile dire che non ho apprezzato particolarmente questa cosa, perché a mio avviso confonde le idee e non poco.

Valutazione: 2/5
Ho cercato di essere elastica, perché tutto sommato non siamo proprio di fronte a un’accozzaglia di stereotipi. Per il periodo in cui è stato scritto, quando questi generi ancora non spopolavano, potrebbe anche essere originale. Il fatto che la protagonista abbia 25 anni anziché 15 e si guardi bene dal lasciare la propria vita per seguire un vampiro (lo fa nel finale, ma a quanto si evince solo per una notte e i due sono comunque poco soddisfatti dal loro legame) ritenendolo il suo grande ammmmmmmore è a sua volta un notevole vantaggio.
La trama, però, a mio parere ha due grandi pecche:
1) definirla “trama” è già troppo, dato che abbiamo una ragazza che viene rapita da dei vampiri e fugge nelle prime 100 pagine, circa 250 pagine di nulla e poi una dozzina di pagine movimentate di scontro con Bo, dove Sunshine e Con in due annientano una distesa di body-guard vampiri e lo stesso Bo con poco più di uno schiocco di dita... e in tutto ciò, non mi pare molto chiaro quale sia il motivo dell’odio secolare tra Bo e Con;
2) tutti i personaggi vengono lasciati da parte e, sebbene molti diano da pensare che ci siano colpi di scena importanti che li riguardino, in realtà non avviene niente di tutto ciò; a parte Sunshine e il vampiro c’è il nulla... a questo punto mi chiedo perché dedicare decine di pagine di flashback o di aneddoti su tutti gli altri solo per allungare il brodo.

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