martedì 8 aprile 2014

I personaggi stereotipati - 3^ parte

Si ringrazia il solito Dany The Writer per avermi suggerito parte di questi personaggi. :D


LA GIAPPONESE
Indossa il kimono, in qualunque epoca viva.
Trascorre giornate a inchinarsi servendo il tè, in un contesto da tragedia romantica.
Se ne va in giro armata di katana in un contesto urban fantasy o adolescenziale.
Saluta sempre in giapponese, anche se non sta parlando con dei giapponesi. Se la storia è ambientata in America potrebbe avere soltanto lontane origini giapponesi, che sarebbero menzionate ogni tre righe nonostante non abbiano nulla a che vedere con la trama.

IL GIAPPONESE
Se è un teenager, un ventenne o comunque ha meno di trent’anni: ha i capelli tagliati a caschetto, porta gli occhiali, è un genio dell’informatica e, pur essendo un nerd, alla fine la protagonista lasciata dal badboy si metterà insieme a lui.
Dopo i trent’anni: è un maestro di arti marziali, un mafioso o un hacker.

L’IRLANDESE UBRIACONE
Indossa il kilt, pur non essendo scozzese.
Beve litri e litri di birra.
Non fa altro, se non collassare davanti alla porta d’ingresso della casa di qualcuno.
Generalmente non ha un ruolo importante: serve solo per fare in modo che i protagonisti, attirati dalla sua voce mentre fa casino, si ritrovino per errore in una situazione che con lui non c’entra niente da cui verrà fuori il resto della trama.

LO ZIO INGLESE ARISTOCRATICO
È snob, si veste con lo stile degli anni ’30, in qualunque epoca viva, abita in una villa immensa piena di maggiordomi, governanti e cuochi.
Possiede un’auto d’epoca, che viene guidata dall’autista, che svolge anche il ruolo di maggiordomo e giardiniere. Non ha mai lavorato in vita sua e vive grazie a una non meglio precisata rendita. Racconta aneddoti interminabili (generalmente su qualche guerra combattuta nelle colonie) mentre tutta la famiglia è radunata in salotto per bere il tè delle cinque, servito da una fedele domestica con un grembiule in stile anni ’30.
In un giallo avrebbe appena cambiato il testamento, diseredando qualcuno (generalmente una nipote che ha disonorato la famiglia decidendo di mettersi insieme a uno squattrinato anziché a un parente alla lontana dello zio inglese), e nella sua tazza di tè sarebbe stato aggiunto dell’arsenico.

IL TEXAS RANGER
Porta un cappello da cowboy in testa anche quando dorme.
Porta sempre un fucile con sé.
Vive in un contesto in cui non ci sono donne, ma soltanto uomini armati che vanno in giro a cavallo (anche nei tempi attuali) o su fuoristrada scassati risalenti agli anni ‘40 e in cui tutti non fanno altro che gironzolare dalla mattina alla sera, ubriacarsi e scatenare risse.
Prima o poi spara a qualcuno, senza essere perseguito penalmente (o se finisce in carcere esce pagando la cauzione - non si sa come, dato che non ha nessuna fonte di reddito). In alternativa gli sparano.

LA COWGIRL
Cheerleader decaduta, è divenuta la nemica giurata delle nuove cheerleader ed è convinta di vivere nel Far West. Per questa ragione devasta le aule di scuola lanciando sedie, banchi e cattedre addosso a cheerleader e professori, senza per questo essere espulsa dalla scuola.
È la nipote del Texas Ranger di cui sopra.

L’INSEGNANTE DI DANZA CLASSICA CHE VIENE DALL’URSS
Addestra ragazze destinate a diventare le nemiche giurate delle cheerleader e il fatto che sia originaria dell’URSS (non di una particolare nazione o città, semplicemente dell’URSS), seppure per nulla rilevante, viene menzionato ogni tre righe (anche se la storia è ambientata dopo la disgregazione dell’URSS).
In realtà è una pronipote segreta dello zar che complotta per ripristinare l’impero russo, oppure è una visionaria convinta di esserlo.
In un contesto urban fantasy aiuterà la Mary Sue a sconfiggere il male.

IL FRANCESE
È un individuo estremamente raffinato e con la puzza sotto al naso, generalmente ha i capelli tirati indietro con brillantina o qualunque altra sostanza che li fa apparire unti e, quando parla, anche in modo fluente, in una lingua che non è la sua, ogni tre parole ne dice una in francese, e quelli che parlano con lui la ritengono una cosa perfettamente normale.
Generalmente è un sarto o un cameriere in un ristorante di lusso.
Se è parigino, da tutte le finestre di casa sua si vede la Tour Eiffel.

IL NEWYORKESE
Abita a New York e gironzola per Central Park a qualunque ora del giorno o della notte.
Non fa altro e non ha nessun altro ruolo, ma dalle finestre di casa sua si vede il ponte di Brooklyn o l’Empire State Building. In certi casi si vedono entrambi.

IL ROZZO CHE GUARDA LE PARTITE DI BASEBALL MANGIANDO HAMBURGER
Generalmente abita in una casa cadente, passa tutto il giorno stravaccato sul divano vestito con una tuta da operaio sporca di grasso (nonostante in genere sia disoccupato) e mangia cibi ipercalorici comprati in un take-away guardando partite di baseball, di basket o di qualunque altro sport sia seguito prevalentemente in America e per nulla nel resto del mondo.
Ha tra i quaranta e i cinquant’anni, è stato sposato, ma la moglie l’ha lasciato. È un morto di fi*a, ma sostiene di odiare le donne. Il vero motivo per cui non le sopporta è che non gliela danno.
Il suo sogno d’infanzia era diventare un campione del suo sport preferito e, nel caso abbia un figlio bambino, spera che possa essere suo figlio a diventare un campione.
In una storia con protagonisti badasssssss potrebbe essere un narcotrafficante in incognito.

LA GIOVANISSIMA INGEGNERA NUCLEARE CON LA QUARTA DI REGGISENO
Generalmente la Mary Sue puccettina, dopo avere portato a compimento il proprio percorso, ovvero quello di andare a scuola e perdere la verginità con il bad boy dopo il ballo scolastico, ha una vita davanti, nella quale diviene ingegnere nucleare o qualunque altra professione simile.
Il suo compito è quello di salvare il mondo dall’arrivo di un asteroide o dagli alieni, ma questo solo se vive e/o continua a vivere negli Stati Uniti: si sa, infatti, che le fiction-catastrofi avvengono soltanto nel territorio degli USA (o al massimo in Canada, ma dal momento che i canadesi convivono pacificamente sia con gli alieni sia con gli asteroidi e non hanno ingegneri nucleari che corrispondono ai requisiti, gli americani devono intervenire sempre).
Segni particolari: salva il mondo.
In un contesto urban fantasy salva il mondo senza avere bisogno di una laurea in ingegneria.

LA STRAFI*A BADASSSSSSS
Questo personaggio è una donna di età compresa tra i 20 e i 25 anni, generalmente non è mai stata una Mary Sue puccettina, ma al massimo una Mary Sue badassssssss che durante gli anni della scuola ha trascorso le proprie giornate a rompere il setto nasale alle cheerleader e ai badboy che non se la filavano.
Una volta abbandonata la scuola (dalla quale non si sa come non sia mai stata espulsa, visti i cadaveri che si è lasciata dietro) con un diploma preso a pieni voti, ha devoluto la propria vita al ruolo di badasssss intraprendendo una delle seguenti professioni:
- escort;
- wrestler;
- narcotrafficante;
- street-racer;
- agente segreto;
- agente segreto sotto copertura che si spaccia per escort, wrestler, narcotrafficante o street-racer.
Si distingue dalla Mary Sue puccettina per il fatto che, diversamente dall’altra, non ha bisogno di un uomo al proprio fianco, se non per rubargli il portafoglio o per evirarlo.
Inoltre diversamente dalla Mary Sue puccettina porta i tacchi a spillo anziché le Converse, fuma come una turca e beve come una spugna, ma non si ubriaca mai.
In un contesto urban fantasy è in realtà un angelo caduto, un demone o un vampiro.

LA MARY SUE RIBBBBBBBBELLE / LA METALLARA / LA PUNK
Questo tipo di Mary Sue è una variante alla Mary Sue puccettina, che dentro di sé è veramente buona, ma che non lo dà a vedere perché se no il bad boy non se la filerebbe.
La Mary Sue riBBBBBBelle è delusa dal fatto che i suoi familiari e i suoi amici non facciano nulla per cambiare il mondo, diversamente da lei, che cerca di raggiungere questo intento con atti sovversivi di prima qualità:
- tingendosi i capelli di colori strani;
- vestendosi di nero;
- insultando chi si veste di altri colori e ha acconciature più comuni;
- ascoltando musica metal / punk / hard rock a tutto volume e disprezzando chi non lo fa o le chiede di abbassare lo stereo;
- attaccando alle pareti di casa foto di cantanti alcolizzati e drogati morti di overdose da trent’anni sostenendo che sono esempi da seguire e che hanno cambiato il mondo;
- spingendo per terra le nonnine in coda alla cassa del supermercato;
- rispondendo male ai professori;
- non studiando;
- insultando i genitori che cercano di inculcarle il concetto di “concludere qualcosa di sensato nella propria vita”;
- ritenendo di essere una vera fi*a circondata da bimbiminchia.
Anche lei fuma come una turca e beve come una spugna, ma diversamente dalla strafi*a badasssssss si ubriaca al primo drink, dato che vive in un contesto in cui gli ubriachi sono fighi.
Sostiene di non rispettare le regole perché non rispettare le regole è stylish e la rende una strafi*a badassssss.
Questo tipo di Mary Sue non ha mai incontrato una strafi*a badassssss: se fosse accaduto, sarebbe corsa a nascondersi sotto al letto, terrorizzata, stringendo a sé il gatto della nonna, a cui nel tempo libero è solita tirare la coda.

GLI EMO
Si vestono di nero.
Si truccano, indipendentemente dal sesso.
Portano i capelli tagliati a caschetto con dei ciuffi enormi davanti agli occhi.
Sono depressi.
Non fanno altro, ma se l’autrice della fanfic è emo, sono presi di mira dalle cheerleader, nei confronti delle quali otterranno la loro rivincita.

I BIKERS
Vanno in moto, sono tatuati, mangiano hot-dog, bevono birra, non si radono, si lavano raramente e non hanno mai un’età ben precisa.
In un contesto adolescenziale potrebbero essere amici del badboy di turno, ma non fanno colpo sulla protagonista data la scarsa cura della persona.

IL LICEALE POLITICO
Alla base della sua esistenza ci sono due convinzioni:
1) il ruolo di rappresentante d’istituto è una carica importante più o meno come quella di leader del G20;
2) l’opinione politica di uno studente ha influenza sulle sue proposte per gestire una scuola.
Generalmente questo personaggio prima viene ridicolizzato da tutti, poi riesce a diventare rappresentante d’istituto e diviene un punto di riferimento per tutta la scuola.
Talvolta il suo ruolo può coincidere con quello di migliore amico della protagonista, oppure può essere impegnato con lei in una relazione platonica, almeno fino al momento in cui lei andrà a letto con il badboy di turno.
In un contesto urban fantasy il suo ruolo può consistere in:
- cercare di convincere la protagonista che i vampiri non esistono e che quindi il badboy che davanti ai loro occhi ha conficcato i denti nel collo alla loro compagna di classe non è un vampiro;
- cercare invano di convincere la protagonista a stare fuori dagli scontri tra vampiri / licantropi / angeli / demoni / fate / ecc...

IL MANGA-FAN
Scrive fan fiction in cui i personaggi hanno nomi asiatici, pur non essendo asiatici.
La maggior parte dei personaggi in questione praticano arti marziali.
Raramente compare in una fan fiction: è appunto colui/colei che la scrive.

LO SCACCHISTA
È un nerd, solo che anziché trascorrere il 100% del suo tempo al computer o a masturbarsi tenendo l’ultimo numero di Playboy davanti agli occhi, dedica a queste attività solo il 50% del tempo e occupa tutto il resto per giocare a scacchi.
Generalmente è un campione di scacchi.
Generalmente porta gli occhiali e viene ridicolizzato dal badboy, che gli rompe gli occhiali.
Talvolta è il migliore amico della Mary Sue puccettosa o del liceale politico. O di entrambi.

IL GIOCATORE DI RUOLO
Partecipa a giochi di ruolo da tavolo o online e ne parla di continuo anche con persone che non conoscono tali giochi.
Di solito è convinto di vivere nel medioevo o all’interno di un manga.
In un contesto urban fantasy potrebbe aiutare la protagonista ad ambientarsi in un’epoca in cui è finita viaggiando nel tempo, prima di essere messo da parte per il badboy.

LO SPORTIVO SCARSO
È un altro possibile candidato per il ruolo di migliore amico della Mary Sue puccettosa.
Gioca a baseball o a football americano.
È scarso, quindi sta sempre in panchina.
Lo chiamano a sostituire il miglior giocatore della squadra rimasto infortunato nel momento decisivo e, grazie a lui, la squadra vince la partita.
Spesso la cheerleader di turno si accorge di lui e accetta finalmente le sue avance, lui però ci ripensa all’ultimo momento e le preferisce la Mary Sue puccettosa.

IL POLIZIOTTO SOSPESO DAL SERVIZIO
Si prende una rivincita nei confronti dei suoi colleghi risolvendo un caso di omicidio.
Generalmente ha un’ex moglie con le fette di prosciutto davanti agli occhi che si è fidanzata con un serial-killer. Quando le aprirà gli occhi risolvendo il caso, lei tornerà insieme a lui. Quasi simultaneamente lui sarà reintegrato al lavoro. A quel punto può esserci un happy ending, oppure potrebbe essere ucciso subito dopo essere rientrato in servizio.

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