La serie “Remember me” di Christopher Pike, risalente
alla fine degli anni ‘80(?) è una serie urban fantasy young adult nata molto
prima che questo fenomeno divenisse di portata internazionale. Dentro di me,
comunque, ho avuto l’impressione che, anno ’80, ’90 o presente, non cambia
molto: in certi casi, dal secondo libro in poi, si ha la netta sensazione che l’autore
abbia avuto l’intenzione di allungare il brodo.
La serie è così costituita:
1) Ricordati di me;
2) La morte può
attendere;
3) Ancora tra noi.
Il primo romanzo fu pubblicato, una ventina d’anni fa, da
una serie per ragazzini delle scuole medie che si chiamava Junior Mondadori. Lo
lessi quando ero in terza media e tra l’altro una scena mi ispirò
inconsciamente quando scrissi la prima bozza di un mio racconto, diversi mesi
più tardi. Ma questo è un altro discorso.
Non sapevo che facesse parte di una serie... e devo
ammettere che, tutto sommato, forse stavo bene anche senza saperlo. ;-)
Trama
Shari Cooper è una 18enne straricca, che vive insieme ai
genitori straricchi, al fratello diabetico ventenne e, di tanto in tanto, ad
Amanda, figlia della donna delle pulizie che sembra avere un rapporto piuttosto
stretto con Jimmy, fratello di Shari.
Come in ogni romanzo americano per adolescenti, tutto
inizia con una festa, i cui partecipanti sono, oltre ad Amanda e Shari:
- Beth, la festeggiata;
- Jeff, il ragazzo della festeggiata;
- Jo, la migliore amica di Shari segretamente innamorata
di Jeff;
- Dan, il ragazzo di Shari che ha una relazione segreta
con Beth.
Giusto per chiarire: queste relazioni sentimentali che
fanno tanto versione young adult di “Beautiful” non hanno NULLA a che vedere
con la trama.
Alla festa decidono di organizzare una seduta spiritica
per mettersi in contatto con Peter, il fratello di Jeff defunto in un incidente,
che a quanto pareva era un caro amico di Shari.
Shari, pensando che tutto sia un bluff, si allontana e si
rifugia da sola in balcone. Qualcuno la butta giù e lei si risveglia fantasma,
senza sapere di esserlo finché non vedrà il proprio cadavere all’obitorio.
C’è chi parla di suicidio, ma lei sa benissimo di essere
stata assassinata da uno dei suoi amici. Seppure non sia semplice, inizia a
indagare, con l’aiuto di un altro fantasma (proprio Peter, del quale finirà per
innamorarsi) e perseguitata da una strana ombra, che sembra conoscere un
segreto del suo passato che lei ignora, segreto per il quale è stata uccisa.
Questo per quanto riguarda il primo romanzo: nel secondo e
nel terzo Shari e Peter, non si sa bene perché, si reincarnano in una giovane
coppia di latino-americani drogati, ai quali devono salvare la vita. Ci sono
nuovi misteri, ma sicuramente non al livello dei precedenti. Le Ombre, inoltre,
hanno un ruolo, a mio parere, molto incoerente con quello che avevano nel primo
romanzo.
Struttura
I romanzi sono narrati per larga parte in prima persona
(a parte quando, nel secondo, viene narrata in terza persona la storia della
disadattata sociale ispanica), talvolta con un linguaggio molto semplice e
forse un po’ troppo colloquiale, come se la voce narrante stesse tenendo un
comizio per un pubblico di tredicenni. Il testo scorre bene, ma avrei
preferito, forse, che fosse un po’ più elaborato.
I romanzi sono tutti e tre piuttosto brevi e, per quanto
riguarda il secondo e il terzo... beh, forse avrei preferito se non fossero mai
stati scritti!
Valutazione
finale: 3/5
È una serie che vi consiglio se avete meno di 15 anni. Se
ne avete qualcuno in più secondo me è già troppo tardi per apprezzarla...
specie come serie completa. Il primo romanzo, invece, tutto sommato potrebbe
anche intrigare ancora un po’, se siete appassionati di gialli e di thriller...
perché, sia chiaro, il primo non è null’altro che una sorta di giallo; con una
detective dallo stato metafisico un po’ particolare, ma pur sempre un giallo.
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