martedì 17 giugno 2014

RECENSIONE: “Entra nella mia vita” di Clara Sanchez

Questo libro l’ho ricevuto in regalo per il mio compleanno, poco meno di tre settimane fa. L’ho letto in questi giorni e adesso sono pronta per condividere la mia esperienza.
Siamo nella Spagna degli anni ’90 e il dramma e il mystery si fondono...

Trama
Madrid. Il sole estivo illumina la casa piena di fiori. È pomeriggio e la piccola Veronica approfitta di un breve momento di solitudine per spiare tra le cose dei genitori. Apre una cartella piena di documenti, e scorge una foto. La estrae con la punta delle dita, come se bruciasse.
Non l’ha mi vista prima. Ritrae una ragazzina poco più grande di lei, con un caschetto biondo, una salopette di jeans e un pallone tra le mani. Veronica è confusa, ma il suo intuito le suggerisce che è meglio non fare domande, non adesso che la mamma è sempre triste.
Anno dopo anno, Veronica si convince sempre più che le discussioni e i malumori in casa sua nascondano qualcosa di cui nessuno vuole parlare. E che l’enigma di quella foto, di quella bambina sconosciuta, c’entri in qualche modo.
Ma quando diventa una donna, decisa e tenace, Veronica non può fare finta di niente. La malattia della madre la costringe a fare i conti con un passato di cui non sa nulla, un passato rubato che la avvicina sempre di più alla bambina misteriosa della fotografia. Ritrovarla è l’unica strada per raggiungere la verità. Una verità che, forse, ha un prezzo troppo alto. E quando Veronica trova la bambina, ormai donna anche lei, capisce che la strada è tutt’altro che percorsa, che il mistero è tutt’altro che svelato. Ma soprattutto capisce che c’è qualcuno disposto a tutto pur di ostacolarla nella sua ricerca. Non le rimane che affidarsi a sé stessa, al suo intuito e al suo coraggio. Perché districare il groviglio di bugie e manipolazioni sarà molto, molto pericoloso.

Questo è quanto dice la quarta di copertina dell’edizione pubblicata da Garzanti. È abbastanza significativa, se non per due dettagli.
Ma quando diventa una donna --> What?! Veronica ha 17 anni.
il mistero è tutt’altro che svelato --> Ri-what?! Sarà anche da svelare per Veronica, ma abbiamo tutto tra le mani fin dai primi capitoli.

Il romanzo si concentra sul mistero di Laura: Betty, madre di Veronica, ormai in punto di morte, è sempre stata convinta che sia sua figlia, ufficialmente morta alla nascita. Questa convinzione è stata per lei un’ossessione e ancora non si è rassegnata. Veronica decide di cogliere la sua eredità e di dimostrare che Betty non era una visionaria e che nelle sue convinzioni c’era un fondamento di verità...

Struttura
Il romanzo è narrato in prima persona, la maggior parte dei capitoli con il punto di vista di Veronica, alcuni con il punto di vista di Laura (cosa che non ho apprezzato più di tanto). Le due voci di questo romanzo sono pressoché identiche (cosa che ho apprezzato ancora meno), troviamo scritto soltanto in cima ai capitoli che si tratta di Veronica o di Laura. Nonostante questo dettaglio, nei capitoli con il POV di Laura ho faticato non poco, in certi momenti, a capire che la protagonista non era Veronica, ma lei stessa.
A parte questo “piccolo” inconveniente, il romanzo fila liscio e scorrevole, anche se in certi momenti ci sono state alcune divagazioni a mio parere un po’ troppo slegate dalla vicenda centrale, che offrivano ben poco alla trama.
Certi personaggi sono ben caratterizzati, mentre altri rimangono un po’ sullo sfondo, seppure siano abbastanza rilevanti.

Valutazione finale: 4/5
Il romanzo mi è piaciuto parecchio, non posso negarlo. Seppure come lettrice fossi già al corrente di fatti che Veronica ancora ignorava, ero comunque invogliata a leggere, perché volevo scoprire quale sarebbe stata la sua reazione quando ne fosse venuta a conoscenza. Da amante del mystery, però, avrei preferito un po’ più di vero mystery.

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